I precedenti, la conversione all’Islam, i presunti problemi mentali: chi è Espen Andersen Brathen, l’attentatore di Konsberg – Il video

Danese di 37 anni, in passato è stato condannato per furto con scasso e per droga. Nel 2017 pubblicò un video in cui si definiva un «messaggero musulmano»

La sera del 13 ottobre, alle ore 18:13, un uomo si è presentato armato di arco e frecce presso un negozio di alimentari di Konsberg, in Norvegia. Avrebbe ferito due persone e ucciso almeno 5 persone tra i 50 e i 70 anni di età, ma non si conosce il numero preciso dato che la Polizia non ha tutt’ora diramato il bilancio esatto delle vittime. L’uomo è stato arrestato alle ore 18:47 e portato dagli agenti presso il centro detentivo di Drammen. Sui social sono circolati diversi nomi, compreso un falso “Rainer Winklarson” (ne parliamo qui), mentre nel pomeriggio del 14 ottobre la sua identità è stata rivelata: si tratta del 37enne danese Espen Andersen Bråthen, residente in Norvegia da diversi anni.


Precedenti per furto e droga

Secondo quanto dichiarato dalle autorità locali, Espen risulta essere stato più volte condannato per furto con scasso e per droga. Nel 2020 aveva ricevuto un’ordinanza restrittiva della durata di sei mesi, dopo aver minacciato di morte un familiare. Il capo della Polizia Ole Bredrup Sæverud, durante la conferenza stampa di questa mattina alle ore 10, ha detto che Espen era noto alle autorità in quanto avrebbe dichiarato di essersi convertito all’Islam e presumibilmente radicalizzato, ma non erano state riscontrati elementi di pericolosità e non risultarono segnalazioni nel corso del 2021 su sue attività illecite o sospette.


Il video del 2017, l’Islam e i presunti problemi mentali

A sostenere la sua conversione all’Islam è un video del 2017 diffuso da Espen in due lingue, norvegese e inglese, nel quale rilascia la seguente dichiarazione: «Ciao. Sono un messaggero. Vengo con un avvertimento. Vuoi davvero questo? Se vuoi rimediare è arrivato il momento. Testimonio che sono musulmano». La polizia non esclude che l’uomo fosse incapace di intendere e di volere, pertanto valuterà una perizia psichiatrica per un esame preliminare. Nel 2017 aveva inviato un messaggio a un amico di infanzia che, allarmato dalla condizione mentale di Espen, contattò la Polizia per evitare che potesse fare del male a qualcuno.

Movente poco chiaro

Non è ancora noto il movente, pertanto le autorità norvegesi non escludono né confermano che le azioni dell’attentatore siano legate all’estremismo islamico. Al momento risulta che l’arrestato si stia dimostrando collaborativo con la Polizia, come dichiarato dall’avvocato difensore Fredrik Neumann alla rete televisiva norvegese NRK. Espen non avrebbe usato soltanto arco e frecce, ma a fine delle indagini la Polizia – secondo quanto dichiarato all’agenzia norvegese NTB – non verrà reso pubblico l’elenco delle armi utilizzate durante l’attentato.

Foto di copertina: la conferenza stampa della Polizia.

Nota: questo articolo è stato aggiornato a seguito della diffusione della reale identità dell’attentatore.

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