Trieste, nessuna cattiva interpretazione. Il video in cui Puzzer dice: «Ora la gente deve manifestare a casa sua»

Il Clpt ha cercato di far intendere che non c’è stata nessuna retromarcia, solo una cattiva interpretazione di un comunicato

Domanda diretta, risposta chiara. In un video girato dopo quella che doveva essere l’ultima conferenza stampa di Stefano Puzzer, il leader del Comitato lavoratori del porto (Clpt) spiega che il presidio non andrà più avanti. Domanda: «Ma quindi fino al 30 ottobre continua il presidio?». Risposta di Puzzer: «No. Fino al 30 ottobre la gente deve andare a casa sua. Deve manifestare a casa sua. La gente che è venuta da fuori Trieste deve far capire ai cittadini cosa c’è stato a Trieste». Quello che specifica Puzzer è che lui non andrà a lavorare: «Fino a quando non toglieranno il Green pass io non andrò a lavorare. Io sarò qui ogni giorno. Anzi userò il tempo libero per capire chi va a lavorare senza Green pass». Il presidio doveva fermarsi quindi. Nessun fraintendimento, come hanno cercato di lasciar intendere dal profilo Facebook ufficiale del Clpt nelle ultime ore: «Ciao a tutti scusate ma il comunicato uscito a causa di male interpretazioni e stato stracapito.Il presidio non si molla assolutamente. La frase la battaglia e vinta si intende per la prima battaglia e vinta e si continua. La frase con domani chi vuole lavorare può significa che come negli altri chi vuole può andare a lavorare». Diverse fonti confermano invece la ricostruzione che la decisione di continuare il presidio sia frutto di uno scontro tra portuali e No vax.


Video di copertina: Intervista pubblicata sulla pagina Facebook 9MQ


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