Omicidio Melis, ucciso con un colpo alla testa mentre scortava la ex da uno stalker: la rivelazione dell’amica

La donna ascoltata due volte dagli inquirenti ha raccontato di aver passato il pomeriggio di domenica con la vittima. Melis aveva voluto accompagnarla fino alla porta di casa e sarebbe rimasto poi in auto fino a sera

Massimo Melis potrebbe essere stato ucciso mentre faceva da scorta per la sua ex fidanzata. A poco più di 24 ore dal ritrovamento del suo cadavere in auto con un colpo di pistola alla tempia, è proprio la sua ex a rivelare agli inquirenti una possibile pista sull’omicidio. La donna, che era rimasta in ottimi rapporti con Melis, ha spiegato che da tempo subiva ripetute molestie da parte di un uomo che aveva frequentato alcuni anni fa. Tra i due non ci sarebbero state aggressioni fisiche finora, ma solo comportamenti che la avrebbero messa a disagio e che aveva confidato al suo ex fidanzato. Nel pomeriggio di domenica scorsa, Melis avrebbe quindi accompagnato l’amica a fare la spesa, scortandola fino al pianerottolo di casa. Poco dopo sarebbe stato trovato morto nella sua auto, parcheggiata sull’altro lato della strada.


Il sospettato che ha ucciso Melis, volontario della Croce verde di Torino per cui guidava le ambulanze, sarebbe un uomo di 60 anni con diversi precedenti penali. Un soggetto abbastanza addentrato nell’ambienti criminali da riuscire a procurarsi un’arma di grosso calibro, come quella che ha ucciso Melis. Dall’autopsia si attendono conferme sull’ora in cui è morto il 52enne. La prima ipotesi fissa il decesso alle 23, circa due ore dopo aver accompagnato l’amica a casa. L’uomo potrebbe essersi poi allontanato a piedi e incontrato altre persone. Ma la sua auto non è mai stata spostata dal parcheggio di via Gottardo e le sue scarpe sono state ritrovate asciutte nonostante quella sera a Torino piovesse. Gli inquirenti però non possono ancora escludere che avesse un appuntamento con qualcuno. Qualcuno che poteva anche essere il killer che lo ha freddato.


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