L’immunologo Abrignani: «La terza dose a tutti? Così l’immunizzazione può durare cinque o dieci anni»

Per il membro del Cts il nostro sistema immunitario può aver bisogno del richiamo «per innescare una memoria di lungo termine che consenta di fare altri richiami non prima di 5-10 anni»

L’immunologo Sergio Abrignani, membro del Comitato Tecnico Scientifico e professore all’Università Statale di Milano, dice oggi che la terza dose del vaccino contro il Coronavirus è consigliata a tutti perché può portare a una protezione della durata di cinque o dieci anni: «Non è una decisione straordinaria, nel mondo della vaccinologia la terza dose distanziata dalle prime due, per persone che non hanno mai visto un certo microrganismo, è la normalità. Il nostro sistema immunitario come in questo caso, può aver bisogno di questa stimolazione per innescare una memoria di lungo termine che consenta di fare altri richiami non prima di 5-10 anni».


Per Abrignani la situazione dell’epidemia in Italia non è così preoccupante: «I dati ci inducono a essere molto attenti ma non preoccupati. Molti Paesi europei hanno indicato l’Italia come esempio da seguire proprio grazie all’introduzione del Green pass in modo estensivo e alla velocità delle vaccinazioni. Prenda l’Austria, sta cercando di recuperare con il lockdown, il confinamento dei non vaccinati. È una misura radicale e importante che premia o condanna, non necessaria in Italia. Noi abbiamo applicato un buon compromesso, chi non accetta il vaccino se vuole partecipare alla vita sociale fa il tampone». Per questo la terza dose «va fatta soprattutto perché garantisce l’innesco di una memoria immunologica più duratura e quindi una copertura più completa. Unita a mascherina e rispetto del distanziamento mitiga molto i rischi pur non annullandoli».


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