Il Friuli-Venezia Giulia è «già da zona gialla»: Fedriga propone il controllo dei Green pass ai confini

Il vicepresidente della Regione, Riccardo Ricciardi: «Preoccupano i dati sulle ospedalizzazioni». Settimana prossima l’incontro con il governo

L’Italia è ancora ufficialmente tutta in bianco, ma in Friuli-Venezia Giulia la zona gialla «numericamente c’è già». A parlare è Riccardo Ricciardi, vicepresidente della Regione con delega alla Sanità. A margine di un incontro all’ospedale di Cattinara, ha detto che la situazione è chiara dai dati di ieri (18 novembre, ndr), e «indipendentemente da quelli di oggi». Ricciardi ha ricordato che il Friuli-Venezia Giulia ha evitato la zona gialla per 3 ricoveri, e al momento la Regione ha registrato 533 nuovi positivi al Coronavirus: «Speriamo in una stabilizzazione della curva, mi preoccupano le ospedalizzazioni. I numeri non sono un’opinione, e ora bisogna capire qual è la tendenza». Sulla stessa linea è anche il presidente Massimiliano Fedriga che, a Un giorno da pecora su Rai Radio 1, ha dichiarato: «La zona gialla per il Friuli-Venezia Giulia è al momento scongiurata, ma la settimana successiva potrebbe essere inevitabile». Fedriga è poi tornato su un tema caldo di queste ore, quello del confine con le zone rosse europee, collocate a Est secondo la mappa dell’Ecdc. «Confiniamo con la Slovenia, che ha anche pochi vaccinati, e l’Austria, zona dell’Europa dove il contagio purtroppo ora sta dilagando». La Regione incontrerà il governo tra lunedì e martedì per capire come muoversi contro i contagi, e intanto Fedriga ha fatto sapere di aver chiesto di poter fare il controllo del Green pass ai confini: «È un’opera di tutela, senza volerci chiudere ma per proteggere i nostri cittadini. La zona arancione sarebbe drammatica per l’economia».


Immagine di copertina: ANSA/GIUSEPPE LAMI


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