Emergenza in Germania, il ministro della Salute: «A fine inverno tutti i tedeschi saranno vaccinati, guariti o morti» – Il video

Secondo il presidente dell’associazione dei medici di terapia intensiva in Germania: «La pandemia non è sotto controllo»

I contagi quotidiani di Covid-19 in Germania continuano a segnare livelli allarmanti, visto che solo ieri 21 novembre i nuovi casi sono stati oltre 30mila e si prevede che la curva crescerà ancora, soprattutto senza una concreta accelerazione nella campagna di vaccinazione. Un urgenza ribadita dal ministro della Salute, Jens Spahn, che ha lanciato un drammatico appello per spingere i tedeschi a vaccinarsi: «Quasi tutti i tedeschi alla fine dell’inverno saranno vaccinati, guariti o morti. Questo con la variante Delta è molto probabile. Le persone non vaccinate con grande probabilità contrarranno il virus». Intanto, in Sassonia la situazione sanitaria è talmente grave che gli ospedali rischiano di dover scegliere quali pazienti curare. Lo ha spiegato il presidente della camera dei medici regionale, Erik Bodendieck: «Se la situazione non cambia, bisognerà decidere chi debba essere trattato e chi no». Di certo, secondo il presidente dell’associazione dei medici di terapia intensiva Divi, Gernot Marx: «La situazione della pandemia non è sotto controllo». Secondo Marx, la categoria medica: «è molto preoccupata». Ma ha assicurato che: «ogni paziente Covid sarà curato».


La quarta ondata tedesca

Sono stati 30.643 i nuovi casi registrati da Robert Koch Institut nelle ultime 24 ore. Un dato molto superiore a quello della settimana scorsa, in cui erano stati rilevati 23.607 contagi. Secondo quanto ripotato dal bollettino, l’incidenza settimanale su 100 mila abitanti è stata di 386,5. I morti sono stati 62 e il tasso di ospedalizzazione nelle terapie intensive è stato di 5,34 si 10 mila abitanti. A preoccupare di più è il tasso di occupazione dei posti letto in ospedale, che in alcune regioni come Sassonia, Turingia e Baviera è già molto alto e in alcuni casi si sono dovuti trasferire i pazienti in altre strutture. Anche la Merkel non nasconde la sua preoccupazione: «Le attuali misure anti-Covid non sono sufficienti. E neanche le norme che escludono i non vaccinati da parte della vita pubblica basteranno a fronteggiare la pandemia – ha affermato la cancelliera parlando al direttivo della Cdu – Abbiamo una situazione che sovrasterà tutto quello che abbiamo fatto finora».


Le vaccinazioni anche per i più piccoli

Per evitare il peggio, il governo non sta lasciando nulla di intentato. Dal 20 dicembre saranno disponibili 2,4 milioni di dosi di vaccino Biontech-Pfizer per i bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni. Il ministro della Salute ha spiegato che l’autorizzazione dell’Ema arriverà questa settimana, ma nel frattempo è meglio accelerare i tempi: la Germania ha una quota di vaccinati ancora troppo bassa, solo il 68% della popolazione è coperto dalle due dosi. Il presidente dell’associazione pediatri, Jakob Maske, ha invitato comunque medici e genitori ad aspettare prima una indicazione della commissione indipendente Stiko, generalmente cauta. «Mi aspetto che un’indicazione per i bambini arriverà soltanto l’anno prossimo, e prima ci sarà quella per chi è affetto da patologie gravi e croniche», ha spiegato. «I numeri del contagio crescono anche nell’infanzia, e con questo anche la pressione per fare qualcosa contro. Tuttavia la politica non dovrebbe esercitare di nuovo pressione sui genitori», ha aggiunto, ricordando che i casi di decorso grave durante l’infanzia sono molto rari.

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