La sparata del leader No Green pass di Torino Liccione: «Siamo come gli ebrei perseguitati dai nazisti. Nessun rispetto per la Costituzione»

In un post pubblicato su Facebook, il leader torinese del movimento contro la certificazione verde cita alcuni passi dal racconto di un ebreo ungherese convinto di vivere la sua stessa situazione

Torna il paragone tra i No Green pass e gli ebrei perseguitati dai nazisti. A ritornare sull’argomento è Marco Liccione leader del movimento torinese contro la certificazione verde anti Covid. Dopo il corteo di Novara, Liccione su Facebook ha postato un messaggio a commento della foto di una famiglia ebrea ai tempi delle leggi razziali. «La Storia si ripete, cambia la modalità» scrive Liccione aggiungendo la citazione di un ebreo ungherese dal documentario Gli ultimi giorni. «Svegliamoci prima che sarà troppo tardi!!», aggiunge Liccione, che da questa mattina protesta sotto Palazzo di Città perché «la Costituzione non viene rispettata». Poi la citazione dai racconti degli ebrei: «Le persone si chiedono come mai non abbiamo fatto qualcosa. Non siamo fuggiti, non ci siamo nascosti. Beh, le cose non sono successe all’improvviso, le cose sono andate molto lentamente. Ogni volta che usciva una nuova legge o una nuova restrizione, dicevamo: “Beh, solo un’altra cosa, esploderà”. Quando abbiamo dovuto indossare la stella gialla per stare fuori abbiamo iniziato a preoccuparci».


Il video dopo l’attacco a Selvaggia Lucarelli

Qualche giorno fa Liccione era intervenuto sulla polemica a proposito dell’aggressione a Selvaggia Lucarelli che intervistava i manifestanti No vax alla manifestazione di sabato scorso, 20 novembre, a Roma. Il leader torinese aveva taccato in un video, postato sui social, la giornalista: «Ero purtroppo per lei presente! Se te le cerchi col mirino, poi non ti lamentare. Questo non vuole dire che si giustifica la violenza».


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