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Gkn annuncia il riavvio della procedura dei licenziamenti: «Cerchiamo un’intesa per un progetto di reindustrializzazione»

30 Novembre 2021 - 19:08 Redazione
La raccomandata è arrivata questa mattina. I 442 dipendenti della fabbrica di Campi Bisanzio saranno licenziati

«Dopo aver ritardato l’avvio della procedura di licenziamento collettivo fino a fine novembre, ora siamo costretti a iniziare la procedura legale alla fine di questo mese». La raccomandata della Gkn, indirizzata ai dipendenti della fabbrica di Campi Bisanzio, è arrivata questa mattina. Dopo lo stallo degli scorsi mesi, domani, primo dicembre, ripartirà la procedura di licenziamento per tutti i 422 dipendenti dell’azienda. «Continueremo diligentemente la discussione con il sindacato e le istituzioni – ha sottolineato Gkn – per trovare un’intesa che possa effettivamente portare avanti un progetto di reindustrializzazione». Tradotto: 75 giorni di trattativa e poi tutti i dipendenti dovranno tornare a casa. La vice ministra allo Sviluppo economico Alessandra Todde, dopo essere stata informata della volontà di Gkn di riavviare la procedura di licenziamento, si è però detta pronta a riconvocare in tempi brevi al Mise il tavolo con tutte le parti coinvolte, «in modo da riprendere la discussione tra azienda, governo e organizzazioni sindacali».

Oltre alla questione del riavvio, l’azienda ha anche fatto sapere che ci sono investitori esterni interessati a rilevare il sito produttivo e a realizzare progetti imprenditoriali nel settore automotive. «Il piano di reindustrializzazione potrebbe potenzialmente garantire il mantenimento di nuove produzioni industriali nella zona e salvaguardare le opportunità di lavoro – ha scritto Gkn -. Ma questo processo necessita di tempi rapidi e di un contesto di adeguata serenità sindacale e sociale». L’azienda ha dunque tentato di rassicurare i dipendenti: «Possiamo assicurarvi che faremo di tutto per salvaguardare l’occupazione di tutti». Dal canto loro i lavoratori chiedono a gran voce lo stop dei licenziamenti, che gli stabilimenti che hanno ordini restino aperti e che si compia il processo dell’avvicendamento di proprietà in continuità produttiva.

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