Efficacia, consenso, esenzioni: guida alla vaccinazione anti-Covid per i bambini

La campagna che coinvolgerà la popolazione nella fascia di età 5-11 inizierà il 16 dicembre

Dopo il via libera dell’Aifa al vaccino anti-Covid per i bambini tra i 5 e gli 11 anni, le prime somministrazioni sono attese a partire dalla seconda metà di dicembre. Secondo il Corriere della Sera, tra il 20 e il 25 dicembre (il coordinatore del Cts Franco Locatelli aveva parlato del 23). Secondo La Stampa, l’obiettivo è partire non oltre il 15. Alla fine, a metà mattinata del 2 dicembre, è arrivata la dichiarazione di Francesco Paolo Figliuolo a fare chiarezza. «Tutte le strutture vaccinali delle Regioni e Province autonome saranno in grado di procedere alla vaccinazione dei bambini a partire dal giorno 16 dicembre», ha detto il commissario per l’emergenza. Le prenotazioni attraverso i portali dedicati, che funzioneranno con le stesse modalità seguite finora dal resto della popolazione, dovrebbero aprire già nelle prossime ore. In alternativa, potranno essere effettuate in un secondo momento presso il proprio pediatra. A ribadire la sicurezza del vaccino anche per i bambini (in Italia sono 3,7 milioni quelli tra i 5 e gli 11 anni) è Bruno Dallapiccola, direttore scientifico dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma: «Non trovo una sola ragione a sfavore della vaccinazione a questa età».


In arrivo 1,5 milioni di dosi pediatriche in Italia

Figliuolo ha spiegato che «con la recente approvazione dell’Aifa sull’utilizzo del vaccino per la fascia di età 5-11 anni, la struttura commissariale ha programmato la distribuzione a dicembre di 1,5 milioni di dosi pediatriche di vaccino mRna-Pfizer. Le dosi rappresentano una prima tranche che sarà poi integrata a gennaio». Il milione e mezzo di dosi di cui parla il commissario sarà a disposizione delle strutture regionali entro il 15 dicembre. Intanto, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha annunciato che per lo strumento del Green pass non verrà esteso ai bambini in fascia pediatrica. «Questo è sicuro. Non c’è un obbligo vaccinale. Vi è stato l’ok di Ema e Aifa, dopodichè il vaccino sarà disponibile, i percorsi per procedere alla vaccinazione sono gli stessi che già esistono, ovviamente con delle corsie differenziate e un approccio diverso perché la vaccinazione nell’età pediatrica è più delicata anche a livello di comunicazione e di accortezze, servirà in molti casi anche più dialogo con i genitori».


Due dosi a distanza di tre settimane

Il vaccino utilizzato per la vaccinazione dei bambini tra 5 e 11 sarà il Comirnaty di Pfizer. La somministrazione delle due dosi dovrà avvenire a distanza di tre settimane l’una dall’altra. Sarà diverso il dosaggio rispetto agli adulti: 10 microgrammi e non 30. Le vaccinazioni potranno essere prenotate sia negli hub già attivi sia presso i medici pediatri di base e le farmacie che decideranno di aderire. In alcune Regioni si stanno allestendo anche hub pediatrici, come all’ospedale Gaslini a Genova o al Bambin Gesù a Roma. I bambini dovranno essere accompagnati da uno dei genitori.

Il consenso spetta ai genitori o al tutore. «Ma il bambino va informato»

Il bambino, spiega Dallapiccola, dovrà «sempre essere informato, come prima di ogni trattamento medico. Non è previsto il suo consenso che è appannaggio esclusivo dei genitori o del tutore. Però la sua opinione va tenuta in conto. L’ideale sarebbe, se ne ha la capacità, fargli leggere un foglio con tutte le spiegazioni, eventualmente reso maggiormente comprensibile ricorrendo a disegni e fumetti, come viene fatto nelle sperimentazioni di farmaci che coinvolgono minori in età scolare». Se l’opinione non coincide con quella dei genitori, «il pediatra dovrà saper gestire ansie e preoccupazioni del piccolo, rassicurandolo e, se necessario, invitandolo a tornare un’altra volta. È una condivisione non un’imposizione. I pediatri sanno come fare».

I bambini esclusi dalla vaccinazione

Dovrebbero essere esentati dalla vaccinazione anti-Covid i bambini che hanno forme gravi di asma o allergie agli eccipienti presenti nel medicinale. I bambini che assumono farmaci immunomodulatori o biologici saranno invece sottoposti a una valutazione individuale prima dell’ok alla vaccinazione. Per chi non ha controindicazioni il vaccino è sicuro ed efficace, ribadisce Dallapiccola, che conclude: «È logico aspettarsi tra non molto l’arrivo del vaccino per la fascia tra i 6 mesi e i 4 anni».

Aifa: «Efficacia al 91% senza eventi gravi»

A rassicurare sull’efficacia della protezione anti Covid anche sui più piccoli è la presidente della Commissione tecnico-scientifica dell’Aifa, Patrizia Popoli. «I dati che abbiamo sul vaccino ai bambini sono sufficienti per questa estensione pediatrica» ha detto. Lo studio condotto dall’Agenzia italiana del farmaco ha coinvolto 3mila bambini a cui è stata somministrata una dose ridotta di un terzo rispetto a quella iniettata negli adulti. «Il vaccino si mantiene efficace e senza eventi avversi preoccupanti, solo reazioni locali, un po’ di febbre e mal di testa», ha spiegato Popoli. E ha aggiunto: «Il Covid nei bimbi non è sempre blando, c’è ad esempio la sindrome infiammatoria multisistemica e questa può essere grave. 6 bambini su 1.000 finiscono in ospedale. C’è un rischio». A fare da eco alle parole di Popoli anche la coordinatrice dell’Unità di crisi dell’Aifa dedicata al virus Covid-19, Maria Paola Trotta. «I dati che abbiamo sull’efficacia del vaccino sui bambini non sono pochi e dimostrano sui 3mila soggetti presi in analisi un’efficacia del 91%», ha spiegato l’esperta. «A questi dati si aggiungono quelli inclusi nel database di farmacovigilanza degli Usa, dove si è partiti dal 29 ottobre e sono stati visionati oltre 3 milioni di bambini. Anche qui non si sono evidenziati particolari problemi di sicurezza».

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