Elezioni Usa, due scrutatrici fanno causa a un blog pro Trump: le aveva accusate di aver truccato gli esiti elettorali

Le due erano state definite «Democratiche disoneste»: la tesi del sito cospirazionista era stata smentita dalle indagini

Ruby Freeman e sua figlia Shaye Moss, che alle elezioni Usa del 2020 lavoravano come scrutatrici in Georgia, hanno fatto causa per diffamazione contro il blog cospirazionista The Gateway Pundit. Secondo le ricostruzioni del New York Times, le due sarebbero state prese di mira e accusate di aver truccato i risultati elettorali, manipolando le schede. L’accusa era stata rapidamente smentita dai funzionari elettorali della contea di Fulton e della Georgia. «Voglio che gli imputati sappiano che io e mia figlia siamo persone reali che meritano giustizia, e non voglio mai che facciano questo a nessun altro», ha detto la signora Freeman in una nota. Moss e Freeman sono finite nelle cronache georgiane dopo che Gateway Pundit ha pubblicato «dozzine di false storie» su loro, nelle quali venivano definite «democratiche disoneste». Il sito raccontava di come le due avessero «tirato fuori valigie piene di schede elettorali» e di come avessero «iniziato a contare quelle schede senza monitor elettorali nella stanza».


Le indagini condotte dall’ufficio del segretario di stato della Georgia hanno accertato che le due donne non hanno fatto nulla di irregolare, e che stavano piuttosto contando legalmente le schede. Tuttavia, la fuga di notizie sulla vicenda è stata appoggiata dall’ex sindaco di New York Rudolph W. Giuliani e da altri alleati di Trump. Una settimana dopo la prima notizia, Giuliani ha paragonato le due a degli spacciatori di droga e ha chiesto che le loro case fossero perquisite. Lo stesso Trump ha fatto il nome della signora Freeman 18 volte durante una telefonata del 3 gennaio scorso con Brad Raffensperger, il segretario di Stato della Georgia. La chiamata all’epoca era stato uno dei tentativi dell’ex presidente Usa di ribaltare i risultati delle elezioni perse contro Joe Biden che ha sconfitto Trump in Georgia con 11.779 voti.


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