Caso Ferrero, indagata per bancarotta fraudolenta anche l’ex moglie Laura Sini

I pm avevano chiesto gli arresti domiciliari, mentre il il Gip ha disposto il divieto temporaneo di esercitare attività di impresa

Dopo l’arresto dell’ex patron della Sampdoria Massimo Ferrero con l’accusa di bancarotta fraudolenta di quattro società (Ellemme, la Blu Cinematografica, la Blu Line e la Maestrale srl), si allunga la lista degli indagati. Oltre a Ferrero, alla figlia Vanessa e al nipote Giorgio e altre tre persone, è indagata anche l’ex moglie di Ferrero, Laura Sini. La donna, in qualità di consigliera di amministrazione della Ellemme fino al dicembre 2010, è indagata per bancarotta fraudolenta per distrazione. Per Sini, i pm avevano chiesto gli arresti domiciliari, mentre il il Gip ha disposto il divieto temporaneo di esercitare attività di impresa e di uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese per 12 mesi.


Il Gip: «Esiste un pericolo di reiterazione del reato»

Intanto emergono nuovi dettagli relativi all’arresto di Ferrero. Come riportato nell’ordinanza di custodia cautelare dal gip della Procura della Repubblica di Paola che indaga sul caso, esiste «un concreto e gravissimo pericolo di commissione di delitti analoghi a quelli per cui si procede». Secondo il Gip infatti «appare elevato il pericolo che, ove liberi di circolare sul territorio, gli indagati possano operare illecitamente in maniera sia diretta che mediata, anche attraverso contatti e comunicazioni reciproche e/o con terzi». E nell’ordinanza di custodia cautelare si legge ancora: «Tanto risulta alla evidenza dalla pluralità e dalle stesse modalità di commissione dei delitti connotate dall’inserimento di un contesto soggettivo ed oggettivo allargato, caratterizzato, da una notevole predisposizione di mezzi da un considerevole impegno in termini di attività gestoria e da una enorme numero di operazioni amministrative e contabile».


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