Michele Merlo, c’è un indagato per la morte: la mail con le foto dell’ematoma e la risposta dei medici

Il reato è ipotizzato è quello di omicidio colposo in relazione alle condotte mediche. E per gli inquirenti le responsabilità vanno cercate a Padova

Un medico è indagato per la morte di Michele Merlo, stroncato da una leucemia fulminante all’ospedale Maggiore di Bologna. La pm responsabile dell’indagine è Barbara De Munari. Il reato è ipotizzato è quello di omicidio colposo in relazione alle condotte mediche. E per gli inquirenti, fa sapere oggi il Corriere del Veneto, le responsabilità vanno cercate a partire dal comportamento del medico di famiglia a Rosà e del pronto soccorso di Cittadella in provincia di Padova. Secondo i periti che hanno svolto l’autopsia sul corpo di Mike Bird quando il 28enne si è presentato a Vergato con placche, sangue dal naso, mal di gola e mal di testa ed è stato dimesso con diagnosi di faringite e prescrizione di un antibiotico per lui era già troppo tardi. «Qualora la terapia fosse stata somministrata a partire dal 27-28 maggio (…) avrebbe avuto una probabilità di sopravvivenza compresa tra il 79 e l’87 per cento» è la conclusione. Per questo il fascicolo di Bologna (senza indagati) è stato inoltrato alla procura di Vicenza. Il cantautore aveva anche spedito una mail alla medicina di gruppo di Rosà allegando la foto di un ematoma. Ricevendo una risposta secca: «L’utilizzo della mail è unicamente per la richiesta di terapia cronica. Per qualsiasi altro motivo, chiamare in segreteria. Inoltre chiediamo di non inviare foto».


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