Milano, fischi e insulti per Sala in piazza Fontana dopo la frase sullo sciopero Cgil: «Sbagliato ma è un diritto» – Il video

Durante la commemorazione dei caduti della strage del 1969, alcuni partecipanti hanno contestato il sindaco per la sua posizione sullo sciopero: «Vergogna» e «vattene» alcuni insulti pronunciati

È successo durante la commemorazione della strage di Piazza Fontana svoltasi oggi, 12 dicembre, in ricordo di quello stesso giorno del 1969: il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è stato contestato da una parte dei manifestanti presenti per ricordare i caduti della strage. I fischi e le invettive si sono scatenate dopo una frase del primo cittadino sullo sciopero indetto per il prossimo 16 dicembre da Cgil e Uil. «Lo sciopero è probabilmente sbagliato, ma è un diritto» ha detto Sala, che però non è riuscito più a continuare il discorso per i cori con cui parte della folla ha reagito. Dopo un botta e risposta tra lo stesso sindaco e alcuni presenti durante il quale Sala ha perso la pazienza con un interlocutore («Non dico cazzate, rispetto prima di tutto»), il primo cittadino di Milano è riuscito a concludere il suo discorso. «Vergogna» e «vattene» sono alcune delle offese raccolte tra i partecipanti. Il sindaco ha poi incontrato alcuni parenti delle vittime. La bomba esplosa nel ’69 davanti all’ex banca nazionale dell’Agricoltura che uccise 17 persone e ne ferì 88.


Foto di copertina: FACEBOOK\Caterina Antola| Il sindaco di Milano Beppe Sala in Piazza Fontana

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