L’oro olimpico Maurizio Stecca ricoverato per Covid-19: «Lotto contro l’avversario più difficile della mia vita»

L’ex pugile è in area medica nell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso

L’ex pugile Maurizio Stecca, che ha vinto la medaglia d’oro a Los Angeles nel 1984 e poi è diventato campione del mondo Wbo ed europeo tra i professionisti, è ricoverato in ospedale a Treviso per le complicazioni derivate da Covid-19. Stecca, 58 anni, che è stato anche viceallenatore della Nazionale, si trova in area medica nell’ospedale Ca’ Foncello. Residente da tempo in Veneto a Casale sul Sile in provincia di Treviso, è stato lui stesso, dal proprio profilo Facebook, a rendere noto il ricovero. «Ho cominciato il match più difficile della mia vita contro un avversario chiamato Covid», ha scritto l’ex pugile. Che ha pubblicato anche un selfie che lo vede con un mascherine per l’ossigeno sul volto. «Non so quante riprese ci vorranno – ha aggiunto – ma sicuramente non indietreggerò». Stecca aveva già ricevuto due dosi di vaccino ed era in lista per fare la terza. Stecca, nato a Sant’Arcangelo di Romagna nel 1963, è il fratello di Loris, anche lui pugile. In carriera ha disputato un totale di 53 incontri con 49 vittorie, di cui 12 per KO. Ha chiuso la carriera da vincente, battendo ai punti nel suo ultimo incontro il campione italiano dei pesi super piuma Athos Menegola. Dopo l’addio ai guantoni è diventato allenatore e maestro di boxe certificato. Alla fine degli Anni Novanta ha scoperto di soffrire di una patologia del sangue chiamata EPN (emoglobinuria parossistica notturna). Nel 2017 è stato testimone oculare degli attentati a Westminster.


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