A Napoli è polemica dopo che un negozio ha promosso la propria attività di vendita di botti mettendo in bella mostra un bambino con un berretto e un cappuccio della felpa tirato su e in mano i fuochi d’artificio. Poi la vignetta: «V’abboff ‘e bott», ovvero «Vi riempio di botti». Infuriato l’assessore alle Politiche giovanili del comune di Napoli, Luca Trapanese, che a Repubblica ha dichiarato: «Credo che la pubblicità vada rimossa. È una questione educativa e morale. Personalmente non ho mai amato questa manifestazione di festeggiamento e trovo improprio l’utilizzo di minori per una pubblicità che può mettere a serio pericolo la vita delle persone. Ci sarebbe bisogno di approfondire e bisognerebbe vietare pubblicità come queste. Peraltro – ha concluso Trapanese – proprio in queste ore è sul sito del Comune di Napoli uno spot che vuole convincere le persone a non usare i botti a Capodanno». L’azienda protagonista di questo (discusso) spot è la stessa che un anno fa aveva proposto un manifesto con una donna vestita da Babbo Natale e con la scritta «Teng’o fuoco».
Foto in copertina dal Corriere del Mezzogiorno.it
Leggi anche:
- Un atto del Senato prova che i vaccini sono sperimentali e pericolosi per i bambini? Falso, ma i No vax ci provano
- A Napoli non solo i botti, per Capodanno c’è chi spara con le pistole dai balconi per festeggiare – Il video
- Capodanno, la caccia del Viminale alle feste clandestine: controlli sul web e nei ristoranti
- Feste a casa, brindisi al ristorante e spostamenti: tutte le regole per il Veglione di Capodanno