Il rave party abusivo di Capodanno sull’Alpe di Poti: 500 giovani assembrati in un casolare

Le forze dell’ordine hanno messo in campo alcuni posti di blocco per fermare l’afflusso delle auto. Attualmente tutta la zona e la strada di accesso a Poti è presidiata

Un rave abusivo è cominciato ieri sera 31 dicembre ed è ancora in corso sull’Alpe di Poti in provincia di Arezzo. Secondo La Nazione circa cinquecento giovani sono assembrati in un vecchio casolare a Molinelli vicino all’ex Fontemura. Le forze dell’ordine hanno messo in campo alcuni posti di blocco per fermare l’afflusso delle auto. Attualmente tutta la zona e la strada di accesso a Poti è presidiata da polizia, carabinieri e Guardia di Finanza. Il Corriere della Sera scrive che i ragazzi potrebbero lasciare il casolare a partire da oggi pomeriggio, mentre la polizia li attende fuori per identificarli. L’agenzia di stampa Ansa scrive che i partecipanti sono arrivati intorno alle 21 del 31 dicembre e si sono sistemati in un terreno tra un vecchio albergo abbandonato e i ruderi di un casolare. Ia il presidio è andato avanti tutta la notte in una zona priva di abitazioni, con poche radure e molti boschi, piuttosto pericolosa anche da raggiungere visto che ci si arriva per strade strette e in parte sterrate. Sul posto c’è una fitta nebbia e molta umidità. Le forze dell’ordine sono sul posto ma l’interruzione della festa abusiva e dei suoi assembramenti non sembrano al momento di facile soluzione. I partecipanti non vogliono andare via e la situazione stamani pare in stallo.


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