In Evidenza ENISiriaUSA
ATTUALITÀLazioRomaSequestri di personaTerrorismo

Aldo Moro, all’asta il comunicato che annunciava il sequestro da parte delle Br: si parte da 600 euro

04 Gennaio 2022 - 22:39 Redazione
Al momento sono arrivate 22 offerte: la più alta è di 3.600 euro

Il comunicato con il quale le Brigate Rosse rivendicarono il sequestro del presidente della Dc, Aldo Moro, dopo 44 anni dalla sua pubblicazione è stato messo all’asta. Il prezzo di partenza è di 600 euro. Il volantino è un foglio ciclostilato con «lievi strappi ai bordi, pieghe centrali» ma «in condizioni molto buone». Iconico, pur nella sua drammaticità. Al momento sono 22 offerte pervenute, di cui la più alta ha raggiunto i 3.600 euro ma la vendita termina tra 13 giorni. Il documento ora è posseduto dalla Bertolami Fine Art di Roma, che lo descrive così: «Questo fu il primo di una serie di comunicati che seguirono fino all’epilogo con la soluzione finale della vicenda Moro. Drammatico testo di propaganda, redatto e fatto pervenire alle organizzazioni giornalistiche perché divulgassero le motivazioni del rapimento, e le ragioni politiche di lotta di classe che spingevano la rivoluzione brigatista negli anni ’70 ad essere così violenta».

Il documento risale al 16 marzo del 1978, il giorno del sequestro. A ricordarlo è anche la prima riga del testo: «Giovedì 16 marzo un nucleo armato delle Brigate Rosse ha catturato e rinchiuso in un carcere del popolo Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana. La sua scorta armata, composta da cinque agenti dei famigerati Corpi Speciali, è stata completamente annientata». Il lotto è stato inserito nella sezione Autografi&Memorabilia della casa d’aste. In allegato, per chi si aggiudicherà il ciclostilato, anche la foto di Moro, una polaroid. Nelle ultime ore sono arrivate diverse critiche sulla scelta di mettere all’asta questo documento, a partire dal giornalista Mario Calabresi: «Queste pagine grondano sangue, non possono essere comprate e vendute, diventare oggetto da collezione. L’unico luogo dove possono stare è nelle case della Memoria a ricordarci la barbarie che fu il terrorismo».

ANSA | Il documento all’asta

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti