Minacce di morte a Viola, l’immunologa non si tira indietro: «Continuerò a dare voce alla scienza»

La responsabile della Città della Speranza ha ricevuto nel suo studio una lettera minatoria contenente un proiettile

«Speravo di tenere la notizia sotto traccia ma, come avrete letto, non è stato possibile. Sì, confermo di aver ricevuto una busta contenente una lettera di minacce ed un proiettile». Inizia così il post che Antonella Viola, immunologa a capo della Città della Speranza di Padova, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook per rispondere alla lettera minatoria ricevuta nel suo studio. Un testo di matrice No vax in cui si chiede alla scienziata di dichiarare pubblicamente che i bambini non devono essere vaccinati. «Mi si ordina di dire che i bambini non devono essere vaccinati o spareranno a me o alla mia famiglia. Questi sono i No vax che sanno solo odiare, rifiutare logica e leggi, creare tensione e violenza». Viola, tra gli esperti in ambito Covid più in vista sui i giornali e nelle tv nazionali, si è detta amareggiata perché ha speso «gli ultimi due anni a servizio della collettività» sottraendo tempo alla famiglia e a se stessa. «Sono incazzata – ha concluso l’immunologa – con chi strizza l’occhio a certa gente, a chi mette in dubbio la nostra serietà e libertà da qualunque condizionamento. Ma continuerò a fare del mio meglio per dare voce alla scienza e parlare a chi vuole ascoltare. Sempre guidata da etica, responsabilità e amore».


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