In Evidenza ENISiriaUSA
ATTUALITÀBambiniCampaniaCoronavirusGoverno DraghiPDVincenzo De Luca

De Luca: «Scuole aperte? Bambini usati come cavie, dal governo solo mezze misure»

10 Gennaio 2022 - 06:29 Redazione
Il presidente della Campania: «Nell'esecutivo c'è chi ostacola le misure nette dopo aver strizzato l'occhio ai No vax»

Quando si continua sulla linea del “fare finta”, le conseguenze rischiano di pagarle i più piccoli. Parola del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che in un’intervista a Repubblica oggi va all’attacco del governo Draghi. Che intanto prepara l’impugnativa contro la sua ordinanza che ha chiuso le scuole. Anche se qui il governatore ha molto da dire: ««Intanto non abbiamo chiuso proprio niente. Al di là di ideologismi e parole al vento, il motivo del contendere è solo questo: Dad per tre settimane per le medie e le elementari, per consentire una più vasta vaccinazione infantile e per scavallare il picco di contagi previsto per gennaio. E tutto questo accogliendo richieste pressanti di centinaia di presidi, di sindaci e di dirigenti sanitari. Le pare che ci sia motivo per fare crociate da parte del governo? Le nostre sono solo misure ragionevoli».

Per De Luca la sua ordinanza è frutto delle valutazioni degli esperti: «Consegniamo al Tar i dati oggettivi che motivano la gravità della situazione: indice Rt a 1,78; impossibilità concreta di tracciamenti, esaurimento dei posti letto pediatrici, e vaccinati sotto i 12 anni al 15%. Dobbiamo aspettare le tragedie per decidere misure di prevenzione minima, del tutto proporzionate e che non coinvolgono gli istituti superiori, con tassi di vaccinazione più elevati? C’è chi guarda in faccia la realtà e chi è interessato a “fare finta”. Noi pubblicheremo subito dopo le motivazioni fornite al Tar».

E invece «l’azione di governo sulla pandemia rimane ispirata alle mezze misure. Abbiamo perso mesi preziosi autoconsolandoci. L’idea che le decisioni si prendono in tempo utile, prima dell’esplosione del contagio, è estranea al governo. E anche sulla nostra vicenda, registro un misto di ottusità burocratica e di centralismo arrogante, del tutto fuori luogo. Non ritorno per carità di patria sulla vicenda AstraZeneca, sul mercato nero nella distribuzione dei vaccini, sulla presa in giro dei cento euro, su misure cervellotiche e ingestibili relative alle quarantene e così via. So bene che nel governo c’è chi ostacola ogni misura netta, dopo aver strizzato l’occhio ai No Vax e contrastato perfino il Green Pass…».

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti