Non solo scuole chiuse a gennaio: De Luca sospende le attività ospedaliere non urgenti per fare posto ai pazienti Covid

La decisione è legata alla «necessità di garantire disponibilità di un più adeguato numero di posti letto sia nella degenza medica che chirurgica» ai pazienti Covid. Non subiranno variazioni le attività per pazienti oncologici, oncoematologici e di pertinenza ostetrica

Non solo chiusura delle scuole dell’infanzia, elementari e medie, che continueranno le lezioni a distanza fino al prossimo 29 gennaio. Nell’ordinanza firmata dal presidente della Campania Vincenzo De Luca, e che il governo Draghi intende subito impugnare, dal 10 gennaio fino a nuova disposizione verranno bloccati anche «tutti i ricoveri programmati e le attività di specialistica ambulatoriale non urgenti nelle strutture sanitarie pubbliche della Regione, al fine di consentire una rapida ottimizzazione dell’organizzazione ospedaliera per fronteggiare la situazione della pandemia di Coronavirus». Nell’ordinanza viene sottolineato che la Campania «sta registrando picchi di contagio da Covid che stanno provocando crisi evidenti nella risposta assistenziale delle strutture sanitarie pubbliche». Di conseguenza la sospensione dell’attività programmata ospedaliera è volta a «impegnare il personale sanitario pubblico e convenzionato in via prioritaria alla gestione dei pazienti Covid», al fine di soddisfare «la necessità garantire la disponibilità di un più adeguato numero di posti letto sia nella degenza medica che chirurgica da dedicare ai pazienti affetti da Covid-19». Le uniche eccezioni riguardano le visite, i controlli e le attività programmate per «pazienti oncologici, oncoematologici, di pertinenza ostetrica, trapiantologica, nonché delle prestazioni salvavita e di quelle la cui mancata erogazione può pregiudicare nell’immediato la salute del paziente e, pertanto, non procrastinabili».


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