Agenas, peggiorano le terapie intensive in 9 Regioni: i reparti Covid pieni al 24% – I dati

L’aumento nei reparti ordinari si registra in 13 regioni, con la Valle d’Aosta tra le peggiori: l’occupazione dei posti letto in area Covid è al 45%

La pandemia di Coronavirus continua ad avanzare in Italia e aumenta il carico sulle strutture ospedaliere del paese. Lo racconta il consueto monitoraggio dell’Agenas, agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, che nei dati del 9 gennaio vede un tasso di occupazione di posti letto da parte di persone positive a Covid-19 toccare quota 24%. Il valore aumenta in 13 regioni in 24 ore. Si tratta di Valle d’Aosta (45%), Calabria (36%), Piemonte, Sicilia e Umbria al 30%, Lombardia (28%), Friuli (27%), Lazio e Campania (23%), Abruzzo (22%), Toscana (21%), Molise e provincia autonoma di Bolzano al 16%. Restano stabilmente al di sopra della soglia del 15%: Marche (25%), Veneto (23%), Emilia Romagna (21%), PA Trento (20%), Basilicata (19%), Puglia (16%). L’unica regione che registe sotto soglia è la Sardegna che resta stabilmente al 12%. Alto il valore in Liguria (al 36%), ma è in calo.


I dati Agenas aggiornati al 9 gennaio

La terapia intensiva

In aumento anche i numeri per la terapia intensiva, che in tutta Italia vede il 17% dei posti nei reparti per pazienti gravi occupati da persone malate di Covid-19. Una percentuale che solo il 24 dicembre era all’11%. Il tasso aumenta in 24 ore in 9 regioni: in testa la provincia autonoma di Trento (29%), seguita da Lazio, Friuli Venezia Giulia, Liguria e Veneto al 21%, poi Calabria (al 18%), Emilia Romagna (17%), Lombardia (16%), Umbria (15%). Stabile al di sopra della soglia del 10% Piemonte (23%), Toscana (20%),Valle d’Aosta (18%), Sicilia (16%), Abruzzo (15%), Sardegna (12%), Campania (11%). Diminuiscono i posti di terapia intensiva occupati nelle Marche (21%), PA Bolzano (18%). Basilicata (3%), Molise (5%) e Puglia (8%) restano invece stabilmente sotto alla soglia del 10%.


In copertina ANSA/GIUSEPPE LAMI | Il reparto di terapia intensiva al San Filippo Neri di Roma, 22 marzo 2021.

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