Chi è Anwar Raslan, l’ex colonnello di Assad condannato in Germania per crimini contro l’umanità

Colonnello dei servizi di intelligence, è ritenuto responsabile della tortura di almeno 4 mila prigionieri durante la repressione attuata dal regime siriano

Accusato di migliaia di casi di tortura di esseri umani e della morte di molti prigionieri, Anwar Raslan è stato condannato all’ergastolo in Germania con l’accusa di crimini contro l’umanità. Raslan, 58 anni, è stato colonnello dei servizi di intelligence sotto il regime siriano di Bashar al Assad e in questo contesto ha avuto un ruolo di spicco nella repressione di ogni forma di dissenso politico. Tre anni fa, nel 2019, l’ex colonnello è stato arrestato a Berlino dove si trovava nelle vesti di rifugiato politico. Oggi, giovedì 13 gennaio, al termine di un processo durato quasi due anni, è arrivata la condanna della Suprema corte regionale di Coblenza. Il lungo processo, cominciato nell’aprile del 2020, è stato definito da più parti “politico” ma si è basato sul principio della giurisdizione universale applicato dalla giurisdizione tedesca.


Il processo: più di 100 udienze e 80 testimoni

Alla Corte sono occorse 108 udienze e oltre 80 testimoni, tra vittime di tortura e parti civili di organizzazioni non governative, per arrivare al verdetto di oggi. Secondo quanto stabilito dai giudici di Coblenza, tra il 2011 e il 2012 il condannato Anwar Raslan si è macchiato di crimini contro l’umanità durante lo svolgimento del suo incarico al dipartimento 251 di Damasco. Nei fatti si trattava di una prigione dei servizi segreti siriani nota per i trattamenti spietati nei confronti di chi vi era stato incarcerato. Dalle sue celle sono passate migliaia di persone, qualcuno non ne è mai uscito. L’ex colonnello è ritenuto responsabile della tortura di almeno 4 mila prigionieri.


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