Scuola, i presidi stimano il 50% di classi in Dad: «Enorme difficoltà gestionale»

L’allarme di Giannelli (Anpi): «Ci occupiamo di sanità e non di tutto il resto»

Nel giorno in cui è prevista una manifestazione davanti al ministero dell’Istruzione, con diversi rappresentanti degli studenti che scendono in piazza per ribadire la loro contrarietà alla didattica a distanza, dal presidente dell’associazione nazionale presidi Antonello Giannelli arriva la stima di quante classi dovranno per necessità svolgere le lezioni a distanza a causa del Coronavirus. «La nostra stima è del 50 per cento di classi in Dad. Aspettiamo ora la pubblicazione dei dati ufficiali». Queste le parole che Giannelli ha pronunciato ai microfoni di Radio24. «La ripresa della scuola c’è stata e il sistema ha tenuto – ha spiegato il presidente -, ma non avevamo dubbi su questo: ciò sta avvenendo grazie all’impegno dei presidi e dei docenti e di tutto il personale». Il dirigente scolastico ha evidenziato che non si è registrato nessun tipo di «catastrofe» ma ha fatto presente che da parte del corpo insegnanti e degli operatori scolastici in genere «c’è un enorme difficoltà gestionale» vista l’impennata di infezioni Covid a scuola con cui bisogna fare i conti. «I presidi si stanno occupando solo della gestione sanitaria – ha precisato Giannelli – e non di tutto il resto di cui dovrebbero occuparsi».


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