Esclusivo – Il blocco “fisico” dei senatori 5 stelle per impedire ai compagni di partito di votare

Alcuni parlamentari dei Cinque stelle avrebbero cercato di entrare, placcati dai compagni di partito. La linea del campo progressista è quella di non presentarsi alla prima chiama e astenersi alla seconda. La replica del senatore Lorefice

La prima chiama dei senatori al quinto scrutinio è stata interrotta intorno alle 11.20. Roberto Fico ha bloccato le procedure di voto per qualche minuto. Un problema di omonimia, dicono dall’ufficio stampa del presidente della Camera. Ma all’interno dell’Aula, rivelano a Open, era in corso proprio in quel momento una discussione sul fatto che alcuni grandi elettori del Movimento 5 stelle stavano bloccando l’accesso all’Aula a dei compagni di partito che volevano presentarsi alla Camera. A denunciare l’accaduto al presidente della Camera sarebbe stato Pietro Lorefice, senatore eletto proprio nei 5 stelle. Il Movimento, ancora una volta, presenta le sue spaccature interne, con alcuni suoi delegati che non vogliono rispondere all’ordine arrivato dai vertici di non partecipare alla prima chiama, per poi astenersi alla seconda.


Dopo la pubblicazione di questo articolo, il senatore Lorefice ha diffuso una nota: «Non corrisponde al vero la ricostruzione fatta dalla testata online Open, in base alla quale io mi sarei fermato dal presidente Fico a denunciare un fantomatico blocco. Non ho votato alla prima chiama e mi sono astenuto alla seconda come tutto il mio gruppo politico. Il resoconto giornalistico quindi è destituito di qualsiasi fondamento».


Open conferma la ricostruzione data.

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