Da domani Green pass illimitato, slitta l’addio alle mascherine. Giro di vite anti Covid del governo: le discoteche pronte a riaprire

Nel primo Consiglio dei ministri dopo l’elezione al Quirinale di Mattarella sono previste alcune correzioni alle regole anti Covid, ma con la cautela dettata dai dati ancora gravi su contagi e vittime quotidiane

Tornano a sperare in una ripartenza i gestori delle discoteche e delle sale da ballo. Sarà nel Consiglio dei ministri previsto per domani 31 gennaio che si tornerà a discutere sui balli al chiuso, tra le poche attività costrette ancora alla chiusura sostanzialmente totale. Prevista poi la modifica attesa sul Green pass, che non dovrà avere più scadenza per i vaccinati con terza dose. Come riporta il Corriere della Sera, nel governo si punterebbe a una mediazione che riaprirebbe le discoteche per il 15 febbraio. Sarà quello il momento in cui è previsto un calo della curva epidemiologica sufficiente per giustificare anche questo ulteriore allentamento. Ma sul punto ci sarebbe il freno del ministro della Salute, Roberto Speranza, che insisterebbe su una linea di cautela anche per quanto riguarda l’addio alle mascherine all’aperto.


Mascherine ancora obbligatorie

Da quattro giorni i dati sui ricoveri in area medica e terapia intensiva sono tornati a calare. Restano però alti i numeri dei contagi e soprattutto quelli delle vittime registrati nel bollettino quotidiano. Solo ieri i morti in un giorno sono stati 377, con l’ultima settimana che ha segnato il picco del 25 gennaio con 468 vittime in un giorno. Il trend comunque sembra dare segnali di ottimismo, soprattutto sul fronte dei contagi. È però ancora prematuro, secondo il governo, dire addio alle mascherine all’aperto, non finché buona parte delle regioni sono ancora gialle e arancioni. L’ipotesi molto concreta è quindi quella di una proroga dell’obbligo delle mascherine all’aperto almeno finché i dati non saranno palesemente migliorati.


Novità sul Green pass

Nel prossimo Cdm, il governo approverà la modifica al Green pass che diventerà senza scadenza per chi ha completato il ciclo vaccinale o è guarito dalla Covid-19, ma comunque dopo aver ricevuto tre dosi. Una decisione che ha suscitato qualche perplessità tra gli esperti, ma che sembra ormai inevitabile dopo che le agenzie regolatrici Ema e Aifa si sono dette caute sulla necessità di una quarta dose per tutti. Rimangono invariate le regole per chi invece non ha completato il ciclo vaccinale e ha quindi ricevuto una o due dosi: la scadenza del Green pass è fissata a sei mesi dall’ultima dose. Il Green pass resta ancora indispensabile per accedere a diverse attività, anche se da martedì 2 febbraio entrano in vigore le regole del Dpcm che allarga, di poco, la lista dei negozi in cui si potrà entrare liberamente. Fatta eccezione quindi per i negozi alimentari e quelli considerati di prima necessità, sarà ancora obbligatorio avere almeno il Green pass base (con tampone antigenico per 48 ore o molecolare per 72) per accedere a tutte le altre attività, compresi gli uffici postali e le banche.

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