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La Russia vuole trattare sull’Ucraina? La risposta agli Usa annunciata da Washington e smentita da Mosca

Il Dipartimento di Stato americano ordina alle famiglie di diplomatici di lasciare la Bielorussia. Ma intanto Mosca prova a trattare

Gli Stati Uniti hanno ordinato alle famiglie dei diplomatici in Bielorussia di lasciare il paese per la crisi ucraina. In un allerta viaggio inviato a tutti gli interessati il dipartimento di Stato americano ha segnalato «un insolito e preoccupante rafforzamento militare russo al confine della Bielorussia con l’Ucraina» alla base della richiesta rivolta ai famigliari dei diplomatici. Viene inoltre sconsigliato qualsiasi viaggio nel Paese, per il quale il livello di allerta resta di categoria 4. Nei giorni scorsi gli Stati Uniti avevano già chiesto alle famiglie dei diplomatici dell’ambasciata a Kiev di lasciare l’Ucraina. Intanto però il governo russo avrebbe fornito una risposta scritta alle richieste avanzate dagli Stati Uniti per ridurre l’escalation della crisi in Ucraina. Lo ha scritto il quotidiano Washington Post, citando un funzionario statunitense che ha parlato in condizione di anonimato. Ma la circostanza viene smentita dal vice ministro degli Esteri russo Aleksandr Grushko: lo riporta l’agenzia di stampa statale russa Ria Novosti. «Questo non corrisponde alla realtà», ha detto Grushko a Ria Novosti. La notizia arriva mentre l’amministrazione del presidente Usa, Joe Biden, persevera nello sforzo di mantenere la Russia al tavolo dei negoziati senza però cedere a nessuna delle richieste avanzate da Mosca. Ieri 30 mila soldati russi hanno cominciato a muoversi verso il confine. Ed è salita l’allerta generale della Nato per le manovre della flotta russa nel canale di Sicilia.


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