«Ti auguro presta libertà». L’augurio sospetto del capitano del Napoli Insigne, scoppia la polemica: è per un detenuto? – Il video

Sui social c’è chi ipotizza che il messaggio del calciatore possa essere rivolto a un tifoso in quarantena. Ma per il consigliere regionale campano Borrelli quella frase è comunque tipica del linguaggio criminale

Torna al centro delle polemiche il capitano del Napoli Lorenzo Insigne, ma stavolta le questioni di campo non c’entrano. Da Tik-Tok alle piattaforme di messaggistica è diventato popolarissimo un video del calciatore che lancia un augurio a un certo Ceccho al quale dice: «Ti auguro presta libertà». Nelle discussioni sui social si adombra il sospetto che Insigne abbia mandato un messaggio a una persona detenuta in carcere. Altri invece ipotizzano che invece si sia rivolto a un Checco che in realtà è solo costretto alla quarantena perché positivo al Coronavirus. Sul tema è intervenuto anche il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, secondo il quale quella frase rientra nel codice del linguaggio criminale: «Si tratta di un frasario tipico degli ambienti criminali e ci sono addirittura pagine sui social che inneggiano alla camorre e che usano questo frasario per giustificare e solidarizzare con i carcerati e spesso inveiscono contro le forze dell’ordine». È lo stesso Borrelli però a provare a smorzare le polemiche, immaginando che Insigne sia stato avvicinato da un tifoso che potrebbe avergli chiesto un saluto per un amico che il calciatore non conosce. O più semplicemente potrebbe trattarsi di uno scherzo tra amici, a cui Insigne si è prestato: «Ci auguriamo che sia solo uno scherzo – ha detto il segretario campano dell’Unione dei sindacati di polizia penitenziaria, Ciro Auricchio – In caso contrario sarebbe spiacevole». Finora dal giocatore non è arrivato alcun chiarimento.


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