Bollette, verso un nuovo decreto di sconti ma solo per alcune categorie: «Il caro energia mangia il Pnrr»

Il CdM potrebbe essere convocato per il 10 febbraio. Il nuovo fondo avrà una dotazione di cinque miliardi. Ma il ministro Cingolani lancia l’allarme

Un nuovo decreto per le bollette dell’energia e del gas è in arrivo. E la giornata giusta per la convocazione del Consiglio dei Ministri potrebbe essere quella di giovedì 10 febbraio. Ma Palazzo Chigi e via XX Settembre non effettueranno un nuovo scostamento per reperire i fondi. Useranno invece quelli a disposizione. E l’intervento sarà mirato. Nel senso che gli sconti in bolletta saranno appannaggio solo di alcune categorie. Ovvero famiglie povere e piccole e medie imprese. Il fondo avrebbe una dotazione di cinque miliardi. Grazie al gettito delle aste delle quote di emissione di CO2. E andrebbe a coprire il secondo trimestre dell’anno. Repubblica spiega oggi che il ministero dell’Economia sta facendo i conti e si muove in un’ottica di assoluta prudenza, senza voler azionare la leva di un ulteriore scostamento di bilancio (più deficit), pur invocato da tutti i partiti.


L’intervento da 5 miliardi è un’entità simile a quanto già stanziato nella legge di bilancio per il primo trimestre 2022. Questo ulteriore sostegno si sommerebbe agli 11 miliardi che il governo ha già messo in campo tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, in diversi provvedimenti. Così si arriverebbe a 16 miliardi complessivi. Che non bastano a coprire tutti gli aumenti, mentre la bolletta energetica a carico delle industrie è lievitata quest’anno da 20 a 37 miliardi. Intanto torna a farsi sentire il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. «Mi preoccupa il costo dell’energia. Il suo aumento, nell’arco del prossimo anno, rischia di avere un costo superiore all’intero Pnrr. Questo ci dice che il cosiddetto piano Marshall non è la soluzione a tutti i nostri mali. Dipende da come sapremo sfruttarlo».


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