Perché le multe per chi non si vaccina sono bloccate (per mesi): manca l’ok del Garante della Privacy

Anche se la norma è in vigore dall’8 gennaio l’Autorità deve ancora valutare se sia o meno legittimo trasferire gli elenchi

Nei giorni scorsi abbiamo raccontato che le multe per chi non si vaccina non sono ancora partite. Perché l’Agenzia delle Entrate non ha ancora ricevuto dal ministero della Salute le liste dei cittadini. E quindi non ha potuto ancora mandare la comunicazione ai renitenti. Oggi si scopre che probabilmente rimarranno ferme per molto tempo. Probabilmente per mesi. Perché anche se la norma risale all’8 gennaio e l’obbligo vaccinale per gli over 50 è scattato dal primo febbraio, il Garante della Privacy deve ancora valutare se sia o meno legittimo che gli elenchi dei non vaccinati siano comunicabili ad altri soggetti. La norma quindi è stata approvata – e comunicata – prima che venisse correttamente valutata la sua applicabilità. Repubblica fa sapere oggi che il ministero della Salute, Sogei e il Garante sono ancora in discussione. E quindi l’intero iter, che comunque è soggetto ad ulteriori rallentamenti per i ricorsi che possono posticipare il pagamento fino a 260 giorni, deve ancora ufficialmente partire. Mentre tra poco meno di quattro mesi scade l’obbligo disposto per legge. Dalle parti del ministero c’è chi giura che le multe arriveranno comunque a tutti i No vax, anche se rischiano di essere comunicate quando l’obbligo sarà terminato. E a quel punto sarà difficile spiegare che bisognerà pagarle in ogni caso.


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