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La Formula 1 annulla il Gp di Sochi. Dal calcio al basket: gli effetti della guerra in Ucraina sullo sport

25 Febbraio 2022 - 14:17 Antonio Di Noto
Dal gesto di Malinovskyi agli eventi cancellati o spostati: così il conflitto sta sconvolgendo lo sport

Non solo la politica, anche il mondo dello sport si schiera. Atleti russi, ucraini, ma anche di altre nazionalità hanno espresso la loro preoccupazione per la guerra in corso tra Russia e Ucraina. Diversi eventi sono stati cancellati, spostati o rinviati a data da destinarsi. La finale di Champions League si giocherà a Parigi, e non più a San Pietroburgo, mentre è saltato il Gran Premio di Formula 1 a Sochi e tre partite di Eurolega non sono state disputate.

La finale di Champions si sposta in Francia

É di oggi, 25 febbraio, la decisione della Uefa di spostare la finale di Champions League dalla Gazprom Arena di San Pietroburgo allo Stade de France di Parigi mantenendo invariata la data: 28 maggio. L’Uefa ha anche annunciato che i club e le nazionali russe e ucraine che gareggiano in competizioni internazionali dovranno giocare le partite casalinghe in sedi neutrali «fino a nuovo ordine». Sempre in seguito allo scoppio della guerra, il Manchester United ha rescisso con un anno di anticipo la sua partnership con Aeroflot, la compagnia aerea di bandiera della Russia, rinunciando a 40 milioni di sterline per l’ultimo anno della collaborazione che sarebbe comunque terminata nel 2023. Già martedì la squadra si era recata a Madrid con un volo Titan Airways. Rimane tuttora irrisolta la questione Gazprom. Dopo che lo Schalke 04 ha deciso ieri di togliere il logo del colosso degli idrocarburi russo dalla divisa di gioco, anche la Uefa si trova sotto pressione per dissociarsi dalla compagnia, tra i maggior sponsor della Champion’s League, di cui lo stato russo è il maggior azionista. In Europa League, ieri, ha fatto il giro del mondo il gesto di Ruslan Malinovskyi, giocatore ucraino dell’Atalanta, che si è sollevato la maglia rivelando la scritta “no war in Ukraine” dopo la doppietta segnata contro i greci dell’Olympiacos.

La Formula 1 non corre a Sochi

In Formula 1, il Gran Premio di Sochi è stato annullato. La decisione è stata presa oggi 25 febbraio in un incontro tra tutti i team a Barcellona, dove si stanno svolgendo i test pre-campionato. Prima che venisse ufficializzato l’annullamento del Gp, avevano fatto rumore le dichiarazioni del quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel: «Ritengo sia sbagliato correre in Russia e ho già deciso che non lo farò», aveva commentato il pilota tedesco. La posizione di Vettel era stata condivisa dal campione in carica Max Verstappen: «Se un Paese è in guerra non vi si dovrebbe correre».

Le reazioni del mondo del tennis

«In momenti come questi ti rendi conto che il tennis non è così importante», ha commentato ieri il tennista russo Daniil Medvedev dopo aver scalzato Novak Djokovic dal numero uno del ranking Atp. Dopo la vittoria contro Yoshihito Nishioka, Medvedev ha risposto agli attacchi ricevuti sul web a causa della sua nazionalità: «Da tennista voglio promuovere la pace in tutto il mondo. Giochiamo in così tanti paesi… sono stato in così tanti paesi da junior e da pro. Non è facile sentire certe cose. Io sono per la pace». La parole di Medvedev fanno eco a quelle del connazionale Andrey Rublev, che ha ribadito che «in certi momenti il match non è importante», perché quello che succede là fuori «è molto peggio». La dichiarazione di Rublev è giunta il 20 febbraio dopo la sua vittoria al Challenger di Marsiglia, in doppio con l’ucraino Denys Molchanov: «La pace nel mondo è importante a prescindere, dovremmo rispettarci tutti e stare uniti», ha detto il tennista russo.

Lo stop ai match di Eurolega in Russia

Nella pallacanestro a poco sono servite le rassicurazioni dell’Eurolega sul regolare svolgimento delle partite in programma tra ieri e oggi. Il Barcellona doveva giocare a San Pietroburgo questa sera, ma ha deciso di non salire sul volo per la Russia. Anche il Bayern Monaco non è sceso in campo a Mosca dopo che Magenta Sport, la rete televisiva tedesca che detiene i diritti tv dell’Eurolega in Germania aveva fatto sapere che non avrebbe trasmesso il match contro il Cska, in programma ieri sera. Vista la situazione l’Eurolega ha deciso di rinviare a data da destinarsi le due partite, e la stessa sorte è toccata anche a Baskonia-Unics Kazan.

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