Bremmer: «Putin vuole rimuovere il governo e installarne uno fantoccio. E forse anche giustiziare il presidente»

Il politologo americano: dopo l’Ucraina toccherà al riconoscimento della Transinistria e dalla Bielorussia

«Sovvertire il governo di Kiev, rimuovere l’attuale esecutivo e sostituirlo con uno allineato al Cremlino». Ian Bremmer, politologo americano, risponde così a La Stampa che gli chiede quale sia l’obiettivo finale di Putin in Ucraina. «Le truppe russe sono in questo momento alle porte della capitale e secondo gli analisti la caduta è una questione di giorni, forse di un paio di settimane ma non certo di mesi. A meno che ci sia un cessate il fuoco da parte di Kiev e gli ucraini siano disposti a negoziare. Ma è uno scenario improbabile». Secondo Bremmer le tecniche di attacco rivelano qualcosa: «I russi stanno utilizzando sul terreno elementi dell’intelligence che sono in grado di infiltrarsi nella città e attaccare i centri nevralgici o aprire le porte ai carri armati. Credo nell’uso di questi cavalli di Troia più che a lunghi assedi. Putin scommette sulla velocità».


Mentre per il presidente ucraino Zelensky, che oggi ha rifiutato la proposta di fuga fattagli dagli Stati Uniti il destino è già segnato: «Potrebbe essere esiliato, catturato o giustiziato». E Putin? «Il prossimo passo di Mosca è consolidare il potere russo. Putin ritiene che la peggiore sciagura geopolitica del XX secolo sia stata il collasso dell’Unione sovietica. Ci sono tutta una serie di tappe che il presidente vuole perseguire, il riconoscimento della Transnistria, il cambio di costituzione della Bielorussia che ne farà cessare lo status di Paese neutrale e non nucleare, ed infine c’è la partita kazaka. È su questo che mi concentrerei di più cercando di capire se la Russia è interessata a un’Ucraina indipendente e allineata, o se vuole trascinarla in un grande impero russo. Non mi preoccuperei invece dei Paesi Baltici perché sono membri della Nato e c’è una precisa disposizione di intervento degli altri membri».


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