Twitter contro Putin: i post dei media russi finanziati dal Cremlino marchiati con uno sticker arancione

La scelta del social è solo l’ultimo passaggio di una strategia per bloccare la circolazione di notizie false

Etichette arancioni, con avvisi chiari per tutti gli utenti. Twitter ha deciso di aggiungere un altro tassello alla sua strategia per la copertura social dell’invasione della Russia in Ucraina. Il social network comincerà ad applicare un’etichetta a tutti i tweet che rimandano ai media russi finanziati direttamente dal Cremlino. L’obiettivo è quello di limitare la circolazione di notizie false, visto che da quando è cominciata l’invasione in Ucraina si sono registrati circa 45 mila tweet al giorno che pubblicavano contenuti provenienti da media vicini al Cremlino. L’etichetta è simile a quella che già compare per identificare la disinformazione legata al Covid-19 e verrà applicata su tutti i link provenienti dalle testate identificate dal social network come statali.


«Mentre le persone cercano informazioni credibili su Twitter sull’invasione russa dell’Ucraina, comprendiamo e prendiamo sul serio il nostro ruolo. Il nostro prodotto dovrebbe rendere facile capire chi c’è dietro i contenuti che vedi e quali sono le loro motivazioni e intenzioni», ha spiegato Yoel Roth, a capo della site integrity di Twitter. La decisione del social arriva insieme a una serie di limitazioni: la piattaforma non consiglierà i tweet con link a media statali e non li farà comparire nelle pagine di ricerca. Questo passaggio è un ulteriore avanzamento sul fronte social contro Mosca: nei giorni scorsi Facebook, Google e YouTube avevano annunciato di aver chiuso le monetizzazioni dei contenuti per i media russi.


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