Caro energia, come risparmiare sulla bolletta? Dalle luci a led ai cibi al vapore, ecco le soluzioni

Mentre Vladimir Putin potrebbe decidere di chiudere i gasdotti all’Europa e lasciare a secco anche l’Italia, uno dei Paesi che più dipende dalle forniture di Mosca, i prezzi vertiginosi di luce e gas erano, già prima della guerra in atto, una piaga da dover risolvere per governo e cittadini

Il caro energia rimane una delle più grosse fonti di preoccupazione interne al nostro Paese che nelle ultime settimane continua a fare i conti con prezzi delle bollette arrivati alle stelle. Mentre Vladimir Putin potrebbe decidere di chiudere i gasdotti all’Europa e lasciare a secco anche l’Italia, uno dei Paesi che più dipende dalle forniture di Mosca, i prezzi vertiginosi di luce e gas erano, già prima della guerra in atto, una piaga da dover risolvere per governo e cittadini. Le bollette aumentano e l’unica cosa che rimane da fare, almeno per il momento, è provare a risparmiare dove si può. Per questo enti e associazioni quali Enea (Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente) e Legambiente hanno raccolto una serie di pratiche quotidiane da attuare per risparmiare attivamente sui consumi di energia. Dalla temperatura di casa al frigorifero, dalle lampadine ai tipi di cottura da scegliere per i cibi, ecco le azioni utili per provare ad abbassare i numeri sulle bollette.


Temperatura: 19 gradi

  • Gradi. Mentre fuori nevica o piove a dirotto, le nostre case non possono essere la riproduzione di una spiaggia tropicale. Tenere temperature estive nella stagione invernale è secondo gli enti di settore uno dei motivi maggiori di spreco. La normativa vigente in Italia parla di una temperatura di 20°C all’interno delle abitazioni. Abbassare questa media anche solo di un grado risulterebbe sufficiente da un lato a rimanere caldi comunque e dall’altro utile a risparmiare su consumi e bolletta.
  • Ore di attività. Secondo la legge il tempo massimo giornaliero consentito all’accensione dei riscaldamenti varia a seconda delle sei zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia: si va da un massimo di 14 ore al Nord e nelle zone montane alle 8 ore delle fasce costiere del Sud. In molti casi gli impianti termici sono in grado di distribuire calore anche in fase di spegnimento. Sarà allora buona pratica di risparmio quella di provare a ridurre di qualche ora l’accensione dei nostri riscaldamenti.
  • Trucchetti per rimanere al caldo. Schermare le finestre con tende pesanti o persiane resistenti almeno nelle fasce orarie in cui si abbassano le temperature, potrà aiutare a non disperdere il calore all’esterno. L’altro trucco per rimanere al caldo nonostante lo spegnimento è quello di evitare di mettere ostacoli di fronte ai termosifoni. Via a stendipanni, mobili o tende in modo da permettere una distribuzione omogenea del calore in tutte le stanze della casa.

Lavatrici, frigoriferi, tv

Cambiare un frigorifero usurato con uno di ultima generazione porterebbe secondo i calcoli di Enea a un risparmio del 40% di consumo energetico. Laddove il cambio sia troppo impegnativo già solo mantenere il frigo sbrinato rappresenterebbe un primo passo. II 58% dei consumi di energia nelle abitazioni deriva dagli elettrodomestici, sostituirli con modelli di una classe energetica superiore sarebbe una delle scelte ideali da compiere per investire e risparmiare sia in termini economici che ambientali. Quindi via alle vecchie frigoriferi e lavatrici, e per quest’ultime, prevedere sempre l’entrata in funzione a carico pieno, in modo da da contare meno lavaggi nel corso della settimana. Stessa scelta per la lavastoviglie. Un altro accorgimento utilissimo al risparmio sarebbe quello di procurarsi un’unica ciabatta multiprese dove provare a riunire tutte le spine degli apparecchi elettronici: se non utilizzati potremmo con un unico gesto spegnerli tutti. Questo perché in media una televisione o un’apparecchiatura elettronica generale in stand-by assorbe una potenza da 1 a 4 watt. Moltiplicando il dato per un’intera giornata risulteranno consumati tra i 24 e i 96 Wh.


In cucina, cibi a vapore e acqua fredda

Piccoli gesti messi in pratica anche in cucina possono fare una notevole differenza.

  • Cibi a temperatura ambiente. Se possibile non utilizzare direttamente il cibo appena uscito dal frigorifero ma lasciarlo arrivare a temperatura ambiente prima di cuocerlo.
  • Cucinare con acqua fredda. Sarà utile ridurre l’utilizzo di acqua calda quando possibile e lavare frutta e verdura in una bacinella piuttosto che con l’acqua corrente la seconda.
  • Metodi di cottura. Anche fare attenzione ai metodi di cottura potrebbe fare la differenza sui numeri in bolletta. Per risparmiare gas, anche se si tratterebbe comunque di un consumo in termini di energia, si può usare in alternativa il forno elettrico che consente di cucinare più pietanze contemporaneamente. In generale il metodo di cottura a vapore rimane il più indicato per evitare sprechi. Tostapane e simili piccolo elettrodomestici potrebbero essere spenti per un po’.

Illuminazione, il led fa calare i numeri in bolletta

La tecnologia di illuminazione che permette un gran risparmio energetico è quella a led. Scegliere lampade e lampadine a led permetterà di vedere grosse differenze sulla bolletta: a parità di potenza assorbita si otterrà in casa una luce cinque volte superiore rispetto alle classiche lampadine a incandescenza e alogene. Senza contare la durata: la vita di esercizio di un led a luce bianca è di circa 15 mila ore rispetto alle 7.500 ore delle lampadine fluorescenti e alle 750 di quelle alogene. Durante le ore serali in casa è bene tenere accesa la luce solo nelle stanze che si stanno effettivamente occupando e, man mano che ci si sposta, spegnere dietro di sé gli interruttori e gli apparecchi elettronici che si stavano utilizzando. Durante il giorno sarà invece importante sfruttare al massimo la luce del sole e cercare di tenere il più possibile le luci spente. Per aiutarsi a questi piccoli grandi cambiamenti c’è anche la possibilità di sperimentare sistemi di controllo e di domotica da remoto per luci, tende e tapparelle.

App che monitorano i consumi. Ma attenzione agli smartphone

Per avere un quadro chiaro dei consumi giornalieri e sapere cosa più o meno aspettarci alla fine del mese sulla bolletta, la tecnologia delle App arriva in soccorso attraverso dei contatori intelligenti utilizzabili dal proprio smartphone. Programmi gratuiti come Energy Consumption Analyzer per Android, Energy Tacker per i dispositivi Apple permettono di rivelare in tempo reale i proprio consumi e di dare una dritta alle mosse future da fare in casa. Applicazioni come MyWatt Plug e myBees consentono invece di controllare gli interruttori a distanza dall’abitazione e di spegnerli nel caso fossero stati dimenticati accesi. Ma attenzione perché anche l’adorato smartphone rappresenta una fonte di consumo energetico da non sottovalutare. La quantità di foto e video salvati sul telefono o le azioni in rete richiedono grandi quantità di energia e generare moltissime emissioni. Basti anche solo pensare che un router internet attaccato h24 in un anno consuma quanto una lavatrice: spegnere il pulsante off quando non viene utilizzato e ridurre l’utilizzo di tutti i nostri dispositivi elettronici è un altro passo per risparmiare energia e denaro.

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