L’ammiraglio Dragone: «I russi hanno sbagliato due volte con la guerra in Ucraina. Ora ci vuole una difesa europea»

Il capo di stato maggiore: «Mai mi sarei aspettato un conflitto in Europa»

Il capo di stato maggiore Giuseppe Cavo Dragone dice che l’offensiva russa in Ucraina è in affanno e ritiene che la guerra si fermerà presto. Ma aggiunge che la lezione di Kiev e Mosca va colta per migliorare la dotazione del nostro esercito. «I russi hanno commesso un doppio errore. Hanno sopravvalutato la loro forza e sottovalutato quelle degli ucraini. Per questo credo e spero che l’offensiva si fermerà presto». L’ammiraglio Dragone ha partecipato alla campagna aerea ai raid contro i talebani nel 2001 ed è stato al vertice delle forze speciali impegnate nella lotta all’Isis. «Mai mi sarei aspettato un conflitto tra Paesi che sono geograficamente parte dell’Europa. Ci eravamo abituati a vedere i nostri militari partire per missioni in teatri lontani, ora invece si stanno schierando in Polonia e in Romania. Gli echi della guerra si sentono vicini, questo genera apprensione nei cittadini mentre noi abbiamo la necessità di riorientare il dispositivo militare», dice in un’intervista rilasciata a Repubblica.


Dragone dice che dalla guerra bisogna trarre lezioni: «Spero che il conflitto non duri a lungo. Ma la nuova postura che i Paesi della Nato dovranno assumere sarà duratura nel tempo. Questo drammatico shock servirà ad accelerare il processo di genesi della Difesa Europea. Che sarà complementare alla Nato ma è diventata indispensabile: è la prima lezione netta della guerra». Ma ce ne è anche un’altra: «La rilevantissima importanza che il dominio cyber ha avuto nelle fasi preparatorie e nella condotta delle operazioni militari: in questo settore la Difesa non può che avere un ruolo di centralità assoluta».


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