Anche l’ex tennista russa Maria Sharapova si schiera per l’Ucraina: nel suo appello evita la parola «guerra»

Il post della campionessa russa arriva dopo l’introduzione della legge voluta dal Cremlino che punisce fino a 15 anni di carcere chi definisce «guerra» il conflitto in Ucraina

Anche Maria Sharapova si è esposta sul conflitto in Ucraina, dopo che anche altri grandi tennisti russi come il numero uno del ranking Atp Medvedev e il numero 7 Rublev si sono schierati perché l’invasione russa si fermi. L’ex tennista, ritiratasi nel 2020 dopo aver vinto cinque titolo del Grande slam, ha pubblicato un post su Instagram per prendere posizione, stando però molto attenta a non usare mai la parola «guerra», termine già vietato dalle recenti leggi entrate in vigore in Russia che puniscono fino a 15 anni di carcere chi definisce «l’operazione speciale» in Ucraina come un conflitto militare. La grande tennista russa prova quindi ad aggirare la censura sulla guerra ucraina imposta da Vladimir Putin con un messaggio rivolto ai suoi fan perché aderiscano come lei alla campagna di Save the chlldren, impegnata ad aiutare i bambini sfollati dalle città ucraine.


Il post di Maria Sharapova

«Ogni giorno che passa, sono sempre più affranta e profondamente rattristata dalle immagini e dalle storie delle famiglie e dei bambini colpiti da questa crescente crisi in Ucraina. Sto facendo una donazione al fondo di soccorso per la crisi di Save the Children, un’organizzazione che lavora instancabilmente per fornire cibo, acqua e kit di aiuto a chi ne ha bisogno. Per favore, unisciti a me per fare una donazione. Prego per la PACE e invio il mio amore e il mio sostegno a tutte le persone colpite»


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