La Germania mette al bando la «Z»? Usarla per fare propaganda pro Putin può diventare reato

Bassa Sassonia e Bavaria pronte alla stretta, che presto potrebbe essere estesa a livello federale

Usare la lettera “Z” per fare propaganda in Germania potrebbe diventare un crimine punito dalla legge: lo ha affermato oggi, lunedì 28 marzo, un portavoce del ministro dell’Interno per lo Stato di Berlino. La lettera, divenuta il simbolo di chi sostiene l’invasione in Ucraina, è apparsa sui carri armati russi nei primi giorni della guerra e si è diffusa tra chi fa propaganda pro-Cremlino. Adesso mostrarla in Germania potrebbe significare diventare perseguibili per legge. Questo perché, ha spiegato il portavoce del Ministro dell’Interno citato da Reuters, «l’aggressione russa all’Ucraina è un atto criminale», e dunque «le autorità di sicurezza federali tengono d’occhio questo aspetto». Il ministro ha detto di accogliere «con favore l’annuncio che diversi Stati federali esamineranno caso per caso se lo sfoggio della lettera Z possa costituire reato, per poi agire di conseguenza». La Bassa Sassonia e la Bavaria hanno annunciato di voler muoversi in tal senso, punendo chi supporta apertamente il Cremlino. La stretta presto potrebbe valere a livello federale. Lo scorso 23 marzo, il simbolo era stato preso di mira anche dai membri del Parlamento lituano Seimas, che hanno proposto di equiparare il nastro di San Giorgio e la lettera Z ai simboli nazisti e comunisti. Il motivo per cui la propaganda russa abbia scelto la lettera Z è ancora argomento di dibattito: «Alcuni interpretano “Z” come “Za pobedu” (per la vittoria). Altri come “Zapad” (ovest). Io insisto sul fatto che è “Z” per bestie», aveva commentato Sergiy Kyslytsya, ambasciatore dell’Ucraina presso l’Onu. Alcuni analisti militari ritengono che le lettere corrispondano a specifiche zone geografiche delle forze russe coinvolte.


Leggi anche: