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Una Soyuz con due russi e un americano è tornata sulla Terra. È la prima volta che succede dall’inzio della guerra – Il video

I tre astronauti sono atterrati nel Kazakistan alle 13.28 (ora italiana)

Nella diretta pubblicata sull’account Twitter della Stazione spaziale internazionale, il logo della Nasa è accanto a quello di Roscosmos, l’Agenzia spaziale russa. Dietro questi simboli nelle ultime ore sono state trasmesse le immagini della navicella Soyuz che si è staccata dalla Stazione spaziale e ha portato a terra tre cosmonauti: lo statunitense Mark Vande Hei e i due russi Anton Shkaplerov e Pyotr Dubrov. La capsula è arrivata sulla Terra alle 13.28 (ora italiana) nel territorio del Kazakistan. Il viaggio della Soyuz è durato circa quattro ore e gli astronauti sono tutti scesi dalla navicella dopo una decina di minuti dall’atterraggio, adesso saranno sottoposti a tutte le procedure di accertamento delle loro condizioni. È il primo rientro con un equipaggio misto Stati Uniti – Russia dall’inizio della guerra in Ucraina. Con una missione durata 355 giorni consecutivi, Mark Vande Hei ha anche segnato il record di permanenza nello Spazio per un astronauta della Nasa. Ora i tre astronauti prenderanno strade diverse: Vande Hei verrà trasferito alla base di Huston, in Texas mentre Shkaplerov e Dubrov andranno a Star City, la base russa dedicata alle attività spaziali che si trova vicino a Mosca.


Nelle ultime settimane la guerra in Ucraina è arrivata anche nello Spazio. Il 12 marzo il direttore di Roscosmos Dmitry Rogozin ha minacciato di togliere il supporto della Russia alla Stazione spaziale internazionale. E non solo. Rogozin su Twitter ha lasciato anche intendere che la Stazione spaziale sarebbe potuta cadere sulla Terra senza le tecnologie messe a disposizione da Mosca. Il 19 marzo invece un equipaggio di cosmonauti russi è arrivato nella Stazione spaziale con indosso una tuta gialla con inserti blu. Outfit insolito, visto che normalmente chi porta sulla divisa i colori di Roscosmos utilizza tute bianche con le insegne russe. In molti hanno visto nel loro gesto un omaggio alla bandiera ucraina ma, sempre Rogozin, si è affrettato a spiegare che la scelta dei tre uomini era legata alla loro università, la Bauman di Mosca. Dagli astronauti non è arrivata nessuna risposta.


Il messaggio sullo schermo di controllo russo: «Bentornato Mark»

Il giornalista del Washington Post Christian Davenport ha fatto notare che nella diretta dell’Agenzia spaziale russa Roscosmos è comparso un messaggio di benvenuto per l’astronauta statunitense Mark Vande Hei. Sotto la scritta in cirillico è apparso il messaggio in inglese: «Welcome back, Mark!».

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