In Evidenza ENISiriaUSA
FACT-CHECKINGComplottiCrimeaDisinformazioneFake newsUcraina

No! Queste medaglie non verranno conferite all’esercito ucraino per la riconquista della Crimea

31 Marzo 2022 - 22:37 Antonio Di Noto
Il premio è palesemente di bassa qualità e la differenza con le medaglie ufficiali rende evidente la falsificazione

Su Facebook circolano diversi post che mostrano una medaglia presumibilmente da conferire ai soldati ucraini. La medaglia viene mostrata assieme a un certificato che ne spiega la presunta ragione. Stando al documento, queste sarebbero state prodotte per essere conferite ai militari ucraini per aver «preso» la Crimea in un futuro non specificato, dato che lo spazio per la data può essere compilato in un secondo momento. Il post è stato ripreso dal canale Telegram Davide Zedda.

Per chi ha fretta

  • Il documento che accompagna le medaglie lascia intendere che queste siano state preparate per premiare i soldati ucraini in seguito a una potenziale riconquista armata della Crimea;
  • Vari errori nel certificato delle medaglie suggeriscono che sia un fake fabbricato dai russi.

Analisi

Ecco il testo che accompagna le foto della presunta medaglia al merito:

Negli uffici di registrazione e arruolamento militare della regione di Cherson, sono state trovate medaglie ucraine “Per la cattura della Crimea”.

Avrebbero dovuto essere assegnate all’esercito ucraino, dopo l’assalto alla Crimea e del Donbass, che doveva essere effettuato nella primavera del 2022, con il sostegno dei Paesi NATO.

È nel certificato che si riscontrano gli errori più grossolani che dimostrano che medaglie sono false. Innanzitutto l’uso del verbo “prendere” o “catturare” (in ucraino “ВЗЯТТЯ”) riferito alla Crimea. È stata la Russia, nel 2014 ad annettere la penisola sul Mar Nero. L’Ucraina ha più volte dichiarato che non intende riottenere la Crimea con un’azione militare, bensì tramite diplomazia, pressioni internazionali e sanzioni alla Russia. In tutti questi casi la parola “prendere” non sarebbe appropriata.

Le iniziali del presidente Zelensky: Oleksandrovych o Aleksandrovich?

Un altro elemento del certificato che salta subito all’occhio per la sua stranezza sono le iniziali del presidente Zelensky, in basso a destra nel certificato. Nello specifico è il patronimico del presidente a destare sospetto. In ucraino, questo è “Oleksandrovych”, che però in russo viene traslitterato come “Aleksandrovich”. Il certificato indica una “A” come seconda iniziale, il che è piuttosto strano. Perché mai il governo ucraino dovrebbe scrivere le iniziali del proprio presidente in russo?

La qualità del certificato: sembra una fotocopia

Inoltre, il documento è visibilmente stampato con una qualità che non si addice a un certificato importante e ufficiale quale questo dovrebbe essere. Per di più, non mostra un numero seriale e non riporta la firma del presidente. Tutti questi sono elementi che invece sono presenti sulle medaglie militari ucraine autentiche, come si può vedere nelle foto qui sotto che mostra quelle del Reggimento D’Azov. La fattura del certificato è completamente diversa.

Azov| Medaglie conferite al reggimento d’Azov dal ministro dell’interno

Lo stesso confronto si può fare con la medaglia conferita al soldato cadetto Alexander Vinychenko per meriti di guerra, anche qui si nota il certificato di fattura migliore: a colori, con il numero di serie della medaglia e la firma che pare essere in originale.

Conclusioni

Un video su Facebook ripreso da Telegram mostra delle medaglie che celebrano una presunta conquista armata della Crimea da parte dell’Ucraina. Ci sono però vari errori nel certificato delle medaglie che tradiscono una plausibile falsificazione: le iniziali del presidente Zelensky sono sbagliate, mancano firma e numero di serie, e la qualità del documento è visibilmente molto minore di quella delle medaglie ufficiali conferite all’esercito ucraino.

La verifica è stata effettuata in precedenza dai colleghi di Rebaltica.lv, Voxukraine e StopFake.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.

Leggi anche

Articoli di FACT-CHECKING più letti