«È un errore di comunicazione. Quarta dose, quinta dose…alla fine perderemo credibilità e la gente penserà che le dosi non servono a nulla. Meglio insistere sul concetto di richiamo annuale, come per l’influenza, da programmare in autunno». Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa risponde così in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera alla domanda sui vaccini e sulla quarta dose, sul quale l’Italia attende la decisione dell’Unione Europea. Poi fa il punto sull’evoluzione della pandemia in Italia: «Probabilmente, mi dicono gli scienziati, stiamo entrando finalmente nella cosiddetta fase endemica, di convivenza col virus. Insomma esistono tutti i presupposti per dare una prospettiva di pieno ritorno alla normalità dopo due anni di regole e sacrifici». Infine, sull’addio a Green pass e mascherine a partire dal primo maggio, così risponde Costa a Margherita De Bac: «Gli impegni si rispettano e il governo li ha presi anche se questa pandemia ci ha insegnato che tutto può cambiare perché siamo di fronte a un virus nuovo, bizzoso. Vale anche per le mascherine, non sarà più necessario indossarle nei luoghi chiusi. Lei è convinta che la gente abbia tutta questa voglia di toglierle? Io no, anzi scommetto che molti continueranno a portarla».
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