Crimini di guerra, Usa e Ue indagano sulla strage di Bucha – Il live blog

Quarantesima giornata di guerra. Le notizie più importanti, mappe e approfondimenti a cura della redazione di Open

Le autorità ucraine indagano su possibili crimini di guerra della Russia dopo il ritrovamento a Bucha e nei dintorni di Kiev di centinaia di cadaveri, alcuni con le mani legate dietro alla schiena. Alle indagini collaborano anche procuratori Usa e un team investigativo dell’Ue. Immagini satellitari hanno mostrato una trincea lunga quattordici metri scavata nel terreno di una chiesa dove è stata trovata una fossa comune. La Russia ha negato ogni responsabilità e affermato che le accuse sono una provocazione. Intanto, nella giornata di oggi, 4 aprile, esplosioni si sono udite nelle città di Cherson e Odessa, nel sud, mentre le sirene dei raid aerei risuonavano in tutto l’est dell’Ucraina.


21.30 – Gli Usa: «Non ci sono prove di genocidio»

«Stiamo ricevendo notizie credibili di torture, stupri ed esecuzioni di civili con le loro famiglie», ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price. Tuttavia, il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha sottolineato che gli Usa non hanno visto finora evidenza che supportino le accuse ucraine di genocidio da parte della Russia.


19.00 – Kiev: «Bucha? A Mariupol situazione ancora peggiore»

Secondo il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, i fatti di Bucha sono solo «la punta dell’iceberg», a Mariupol la situazione è anche «peggiore». Oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visitato la città.

17.00 – Biden chiede che Putin venga processato

Il presidente statunitense Joe Biden ha chiesto che Vladimir Putin venga processato per crimini di guerra: «Quello che sta accadendo a Bucha è un crimine di guerra. Putin è brutale, quello che è successo a Bucha è orribile».

15.30 – Bruxelles non esclude l’embargo sul petrolio russo

«C’è una discussione in corso, la Commissione europea dice sempre che per noi nessuna misura è esclusa. Quello che abbiamo tutti visto a Bucha merita una reazione ulteriore». Così il commissario Ue Paolo Gentiloni, che parlando del possibile embargo sul petrolio russo ha aggiunto: «Stavamo già preparando un ulteriore pacchetto di sanzioni, e vedremo nei prossimi giorni se ci saranno le condizioni politiche per allargarlo ulteriormente». Anche il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, ha detto che «nessuna misura è fuori discussione».

14.20 – Zelensky: «I soldati russi sono macellai»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato i soldati russi di essere dei «macellai». Nei giorni scorsi il presidente americano Joe Biden aveva utilizzato la stessa parola per apostrofare il presidente russo Vladimir Putin. Dopo avere visitato Bucha, Zelensky ha definito i militari russi «assassini, torturatori, stupratori». Quindi, rivolgendosi alle loro madri, ha aggiunto: «Anche se avete cresciuto dei saccheggiatori, come possono essere diventati anche dei macellai? Hanno ucciso deliberatamente e con soddisfazione».

12.45 – Il Ft: «Ue pronta a nuove sanzioni»

Secondo il Financial Times, l’Ue è pronta a introdurre nuove sanzioni contro Mosca dopo i fatti di Bucha. Il quotidiano della City ha scritto: «Ulteriori sanzioni alla Russia proposte da alcuni Stati membri includono misure più individuali, il blocco delle navi russe dai porti dell’Ue, più restrizioni alle esportazioni e embargo sul carbone russo, petrolio o gas, a lungo richieste dall’Ucraina, ma su cui alcune nazioni europee hanno fatto resistenza».

10.50 – Odessa senza elettricità e benzina

Il quartiere Malinovsky di Odessa è privo di energia elettrica a causa dei danni alle infrastrutture causate dal bombardamento di ieri. Lo fa sapere la DTEK Odessa Electric Networks. Il bombardamento ai depositi di carburante ha anche causato una momentanea carenza di carburante in città, molti degli abitanti sono corsi a fare a benzina questa mattina.

Odessa

10.26 – Kiev: «L’esercito russo ha portato via 15 container da Chernobyl»

Nelle operazioni di ritiro dalla centrale nucleare di Chernobyl l’esercito russo ha portato con sé pezzi di ricambio per attrezzature tecnologiche e 15 container. Lo ha dichiarato il direttore della centrale nucleare di Chernobyl Valery Seida alla radio NV. «I pezzi di ricambio sono stati portati in una direzione sconosciuta. Dei 15 container che si trovavano sul territorio di una piccola base di costruzione, sei sono andati in una direzione sconosciuta», ha spiegato Seida. Allo stesso tempo, il direttore della stazione ha sottolineato che «le apparecchiature di sicurezza e i sistemi di supporto vitale della centrale nucleare di Chernobyl non sono stati saccheggiati e sono rimasti intatti». Secondo Seida, le unità delle forze armate ucraine stanno attualmente ispezionando e ripulendo il territorio della zona di esclusione dalla presenza di esplosivi nemici.

9.00 – La Germania espelle diplomatici russi

La Germania si prepara ad espellere fino a 100 diplomatici russi, sospettati di essere delle spie. Una decisione dovrebbe essere presa in settimana. Il cancelliere Olaf Sholz sta verificando la possibilità di un’espulsione, scrive oggi la Bild, precisando che c’è «un numero molto elevato» di diplomatici russi che sono sospettati di spionaggio: nello specifico, fino a 100 spie rischiano di essere cacciate.

8.50 – Tre corridoi umanitari oggi

Il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk Serhiy Haidai su Telegram dice che oggi saranno 3 i treni di evacuazione che partiranno dalle regioni di Lugansk e Donetsk.

7.00 – Le forze russe schierate nel Donbass

Le forze russe continuano a consolidarsi e riorganizzarsi mentre rifocalizzano la loro offensiva nella regione del Donbass, nell’est dell’Ucraina. Lo fa sapere l’intelligence della Difesa britannica, nel suo ultimo aggiornamento della situazione. «Le truppe russe, compresi i mercenari della compagnia militare privata russa Wagner, legata allo stato, sono state spostate nella zona», si legge nel rapporto. Il capo dell’amministrazione regionale Dmytro Zhyvytskyi dice invece che le truppe russe hanno iniziato a ritirarsi dalla regione ucraina orientale di Sumy. Ma è troppo presto per stabilire se la regione sia stata effettivamente liberata. Secondo quanto riferito da Zhyvytskyi all’agenzia Unian, i veicoli russi sono rientrati in Russia attraverso un corridoio che passa da Kiev a Chernihiv, ora costellato da numerose carcasse di carri armati e altri mezzi. Nel Donbass stanno arrivando anche mercenari della società di sicurezza privata russa legata al Cremlino, Wagner Group.

5.40 – L’ambasciatore russo nega vittime civili a Bucha

L’ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov, in risposta a una domanda di Newsweek, ha affermato che non sono state segnalate vittime civili nella città ucraina di Bucha quando era controllata dalle forze armate russe, ma i media statunitensi hanno ignorato i bombardamenti della città da parte dell’esercito ucraino, che sono seguiti al ritiro delle truppe russe. «Il ministero della Difesa russo ha completamente respinto queste false accuse», ha sottolineato, commentando le notizie di truppe russe che avrebbero ucciso civili a Bucha. «Vorrei sottolineare che nessun civile ha subito violenze quando la città era controllata dalle forze armate russe», ha detto Antonov. «Il fatto che le forze armate ucraine abbiano bombardato la città di Bucha subito dopo la partenza delle truppe russe è stato deliberatamente ignorato negli Stati Uniti. Questo è ciò che potrebbe aver causato vittime civili. Detto questo, il regime di Kiev sta chiaramente cercando di incolpare le sue atrocità sulla Russia», ha aggiunto.

5.00 – «Chernihiv distrutta al 70%»

La città di Chernihiv, nel nord dell’Ucraina, è stata distrutta al 70% dagli attacchi russi. Lo ha indicato il suo sindaco, Vladyslav Atroshenko. La città, che contava più di 285.000 abitanti prima della guerra, ha sul suo territorio numerose chiese e monasteri medievali. Le autorità ucraine avevano presentato una richiesta per il riconoscimento del suo centro cittadino come Patrimonio dell’umanità.

4.40 – Esplosioni a Ternopil

Nella notte vengono segnalate esplosioni a Ternopil, città dell’Ucraina occidentale, capoluogo dell’oblast. Il sindaco della città Serhiy Nadal ha riferito di lanci di razzi nella zona, stando a quanto riporta Pravda Ucraina.

2.15 – I russi lasciano Sumy

Le forze russe hanno lasciato l’oblast di Sumy, nell’Ucraina nord-orientale. Lo riferisce il governatore Dmytro Zhyvytsky, citato da The Kyiv Independent. «Le forze armate ucraine e i battaglioni di difesa territoriale li hanno respinti attraverso l’oblast di Chernihiv», ha detto Zhyvytsky, avvertendo che piccoli gruppi di russi potrebbero essere ancora in giro.

1.30 – Odessa sotto attacco

La Bbc racconta di esplosioni nella tarda serata nel porto meridionale di Odessa, in Ucraina. Le autorità della città strategica sulla costa del Mar Nero non hanno però ancora confermato le notizie dei media locali.

00.50 – Trovata una fossa comune davanti a una chiesa a Bucha

C’era una trincea, il 31 marzo, nel luogo in cui è stata scoperta una fossa comune a Bucha, la cittadina alle porte di Kiev teatro di orrendi massacri. La società statunitense Maxar Technologies lo sostiene in base alle immagini satellitari pubblicate da Reuters. Le immagini, catturate il 31 marzo e pubblicate da Maxar Technologies, mostrano quella che sembra essere una trincea all’interno dei terreni della Chiesa di Sant’Andrea e di Pyervozvannoho All Saints. Le foto mostrano una trincea lunga quasi 15 metri scavata nel terreno di una chiesa. E sono il seguito quelle che erano state scattate il 10 marzo, nelle quali si vedevano le tracce di uno scavo sul terreno della stessa chiesa. I giornalisti di Reuters che hanno visitato Bucha sabato hanno visto corpi sdraiati per le strade della città, 37 km (23 miglia) a nord-ovest della capitale Kiev. Una fossa comune in una chiesa era ancora aperta, con mani e piedi che spuntavano dall’argilla rossa ammucchiata sopra.

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