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«Sosteniamo Sabrina Quaresima», la sorella della preside apre una pagina Fb per difendere «una donna messa alla gogna mediatica»

06 Aprile 2022 - 13:48 Fabio Giuffrida
Scuola montale Sabrina Quaresima
Scuola montale Sabrina Quaresima
Intanto gli studenti del Montale denunciano tensione nell'istituto: dopo la bufera sulla preside, spiegano, anche la didattica va a singhiozzo

Annamaria Quaresima, sorella della preside del Montale di Roma, accusata di avere una relazione con uno studente di 19 anni (circostanza da lei smentita), ha aperto una pagina Facebook «Sosteniamo Sabrina Quaresima» «per sostenere la sorella e per farne le sue veci nei social». «Spero vi unirete a me nel difendere la verità e una donna messa alla gogna mediatica senza uno straccio di prova e per pura ritorsione», ha scritto in un post, pubblicando poi una foto insieme alla dirigente del Montale. Tantissimi i messaggi di solidarietà nella pagina arrivati in pochi giorni. Tra questi c’è anche una testimonianza di una donna che ha raccontato della sua recente esperienza con la preside Quaresima: «A gennaio ho scritto mia figlia al Liceo delle scienze umane proprio al Montale. Purtroppo, dato il numero di esuberi, non è stata presa. In quel frangente la preside Sabrina Quaresima con gentilezza e sensibilità ci ha accolto nella sala riunioni per spiegare a tutti i genitori dei ragazzi in esubero i motivi e darci delle alternative. Mi ha colpito il suo modo di fare, autoritario ma allo stesso tempo gentile e dolce. Sono tornata a casa decisa e sicura di voler segnare mia figlia al Liceo linguistico». Diversi i messaggi di sostegno delle sue ex colleghe: «Ho lavorato con lei diversi anni, so quello che ha sempre fatto per tutti gli alunni e sono straconvinta che sia solo una vittima». E ancora: «Conosco Sabrina, una bellissima persona, è vergognoso quello che le è successo». A difenderla ci sono anche 19 ex allievi che hanno inviato una lettera a Open parlando di «una donna rara insultata da mandrie feroci di analfabeti».

Le preoccupazioni degli studenti

Intanto gli studenti continuano a esprimere preoccupazione per quello che è accaduto. Il Collettivo del Montale, proprio qualche giorno fa, ha spiegato sulle sue pagine social che l’attenzione mediatica sul caso «ha influenzato le vite di tutti i membri della comunità scolastica»: «Percepiamo la tensione che sta mettendo in difficoltà la normale amministrazione e la didattica, a partire dalla mancata uscita di circolari per diverse ore, fino al coinvolgimento emotivo che non permette di portare avanti la didattica come avveniva fino a un mese fa». Una situazione – continuano – «che sta generando instabilità in tutte e tutti noi». Una «gogna mediatica dalla quale vogliamo discostarci». La professoressa, tra l’altro, come spiegato a Open dal suo legale, «è sconvolta»: «Sta vivendo un momento di profondo sconvolgimento personale, un trattamento che nemmeno i mafiosi hanno ricevuto da parte della stampa. Non ci sarà un modo per risarcire un danno di questo tipo. Finora ha ricevuto solo attacchi ingiustificati».

Foto in copertina di: ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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