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Armi pesanti per Kiev, Scholz frena la sua ministra: «Dalla Germania nessuna azione individuale». Scontro Lavrov-Borrell

11 Aprile 2022 - 19:50 Redazione
Dopo l'auspicio della ministra della Difesa tedesca sull'invio di armi pesanti a Kiev, il cancelliere Scholz ha corretto il tiro

Sulla fornitura di armi all’Ucraina: «non ci sarà alcuna azione individuale», ha spiegato il cancelliere tedesco Olaf Sholz che ha così provato a frenare le speculazioni sulle dichiarazioni della ministra degli Esteri Annalena Baerbock, che ha premuto sulla consegna di armi pesanti per Kiev. La Germania si muove: «in stretta collaborazione con i Paesi amici – ha detto Scholz – con cui ci consultiamo». Il cancelliere ha poi rivendicato di aver interrotto: «una lunga tradizione» dei governi tedeschi precedenti al suo sulle esportazioni di armi a Paesi in guerra. «L’Ucraina ha bisogno di altro materiale militare, innanzitutto di armi pesanti», aveva detto la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock a margine del Consiglio europeo dei ministri degli Esteri a Lussemburgo, chiedendo nuove armi per Kiev. Dopo lo scoppiare della guerra, la Germania ha dato una svolta storica alla sua politica, autorizzando l’invio di armi all’Ucraina e decidendo di investire il 2% del Pil nelle forze armate.

Secondo quanto riporta la Bild, Baerbock ha detto: «Non è tempo di pretesti, servono creatività e pragmatismo». Intanto, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha salutato positivamente le missione diplomatica intrapresa dal cancelliere austriaco Karl Nehammer, il quale, dopo aver incontrato Zelensky nel weekend, è volato a Mosca per parlare con Putin. La portavoce di Scholz, Christiane Hoffmann, ha confermato che il cancelliere tedesco era stato consultato da Nehammer prima di prendere la decisione. Scholz, ha detto Hoffmann, «vede con favore ogni iniziativa diplomatica, che abbia come obiettivo il raggiungimento della pace».

Lavrov attacca Borrell: l’Ue vuole «sopprimere» la Russia con la scusa di Kiev

Il ministro degli Esteri russo Serjei Lavrov è tornato a polemizzare con l’Unione europea dopo che l’Alto rappresentante della politica estera dell’Ue Josep Borrell, che ha detto che «l’Ucraina vincerà la guerra sul campo di battaglia». «Devo dire che ciò che Borrell ha detto in questo contesto aggressivo e senza precedenti, davvero, cambia significativamente le regole del gioco». Borrell ha dichiarato anche di voler continuare sulla linea delle sanzioni e dell’aiuto militare a Kiev, e ha accusato Mosca di crimini di guerra. «Le sue dichiarazioni – ha detto Lavrov citato dalla Tass – mostrano che l’Ue vede Kiev come testa di ponte per sopprimere la Russia». Il ministro russo ha dichiarato di voler comunque continuare sulla strada dei negoziati.

Borrell: «La Russia sta provocando una crisi alimentare»

Nel pomeriggio, Borrell è tornato ad attaccare Mosca. «È colpa della Russia – ha detto in conferenza stampa – e non delle sanzioni, se si sta creando una crisi alimentare, specie in Africa. Decine di navi ucraine non possono lasciare i porti, le truppe russe bombardano i silos: è l’esercito russo stesso a provocare la scarsità alimentare».

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