Anche il Parlamento di Kiev definisce «genocidio» le azioni della Russia in Ucraina: «Omicidi, stupri e torture contro il nostro popolo»

La Rada ha fatto appello alla comunità mondiale: «Non vogliamo che quanto accaduto a Bucha si ripeta, né qui né in Europa»

Il Parlamento di Kiev ha bollato come «genocidio» le azioni dell’esercito russo in Ucraina. «La Rada ha riconosciuto i crimini di guerra della Russia come genocidio del popolo ucraino», ha scritto su Twitter Oleksandr Korniyenko, vicepresidente del Parlamento. «Facciamo appello alla comunità mondiale affinché riconosca finalmente che i brutali omicidi, gli stupri e le torture commessi dalla Russia sono genocidi. Non vogliamo che [quanto accaduto a] Bucha si ripeta, né in Ucraina né in Europa».


Lo scorso 12 aprile, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva usato la stessa parola, definendo Vladimir Putin «un dittatore che dichiara guerra e commette un genocidio». Il giorno dopo, il presidente francese Emmanuel Macron aveva invitato Biden a tenere i toni bassi per evitare un’ulteriore escalation. «Grazie Biden», aveva scritto ieri su Twitter Korniyenko. «Dobbiamo avere il coraggio di guardare il male negli occhi e non permettere che questi crimini passino sotto silenzio». Nel tardo pomeriggio di oggi, è arrivato anche il commento dell’ex presidente Usa Donald Trump, che in un’intervista alla Fox si è allineato a quanto detto da Biden: «Quello che sta accadendo è un genocidio».


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