Zelensky attacca Germania e Ungheria: «Bloccano l’embargo sull’energia, quei soldi sono sporchi di sangue»

Il presidente ucraino è tornato a chiedere all’Occidente di mandare più armi: «Gli Stati Uniti, il Regno Unito e alcuni Paesi europei stanno cercando di aiutare e stanno aiutando. Ma continuiamo ad averne bisogno più velocemente. La parola chiave è adesso»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky lancia un duro attacco ai Paesi europei che continuano a comprare il petrolio dalla Russia di Putin. Parla, in un’intervista alla Bbc, di «soldi sporchi del sangue di altre persone». In particolare, Zelensky critica Germania e Ungheria, accusandole di aver bloccato tutti gli sforzi per un embargo sulle vendite di energia. «Alcuni dei nostri amici e partner capiscono che ora è un momento diverso, che non è più una questione di affari e denaro, ma è una questione di sopravvivenza». Quanto ai negoziati Kiev-Mosca, «le atrocità commesse dalle truppe russe a Mariupol e nella periferia di Kiev, a Bucha e Borodyanka, hanno ulteriormente ridotto le possibilità di colloqui di pace con i russi». Quello che è accaduto a Bucha «ci porta a essere vicini a interrompere» i colloqui di pace. «Non si tratta di me, si tratta della Russia. Non avranno più molte possibilità di parlare con noi». Intanto l’Ucraina sta affrontando un nuovo duro attacco della Russia a est e sud. Il fronte orientale si trova, di fatto, nella «situazione più difficile». Infine Zelensky, come già accaduto in altre occasioni, ha chiesto all’Occidente di mandare quante più armi possibili prima che sia troppo tardi: «Gli Stati Uniti, il Regno Unito e alcuni Paesi europei stanno cercando di aiutare e stanno aiutando. Ma continuiamo ad averne bisogno più velocemente. La parola chiave è adesso».


Foto in copertina di repertorio


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