Il presidente ucraino spera in una visita a Kiev anche del premier italiano, al momento bloccato in quarantena perché positivo alla Covid-19
C’è stato spazio anche per l’Italia nella lunga conferenza stampa che Volodymyr Zelensky ha tenuto oggi, 23 aprile, nella metropolitana di Kiev con gli inviati dei media internazionali nella capitale ucraina. Zelensky ha ribadito il legame forte con l’Italia, «che sostiene l’Ucraina sia politicamente che con le armi», ricordando all’inviato dell’Ansa come sin dall’inizio dell’invasione russa dello scorso 24 febbraio Roma sia «schierata al nostro fianco in modo molto chiaro». Zelensky ha quindi colto l’occasione per esprimere la sua gratitudine agli italiani e al premier Mario Draghi. «Lo aspettiamo a Kiev», ha detto. Una visita di Draghi sarebbe già nei piani di palazzo Chigi, in attesa che il premier si negativizzi, e potrebbe avvenire entro la metà di maggio, prima del viaggio negli Stati Uniti.
Nel 59esimo giorno della guerra in Ucraina il generale russo Minnekayev ha detto che Mosca punta a conquistare il Donbass, collegare il territorio alla Crimea e catturare l’intero sud del paese fino alla Transnistria. Lo stato maggiore dell’Ucraina ha affermato che le forze russe hanno aumentato gli attacchi lungo l’intera linea del fronte nell’est del paese e stanno cercando di organizzare un’offensiva nella regione di Kharkiv. Intanto, nell’acciaieria Azovstal a Mariupol i combattenti del Battaglione Azov resistono. Ma le forze russe hanno ormai conquistato gran parte del porto ucraino. L’ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha lanciato l’allarme sulla crescente evidenza di crimini di guerra in Ucraina, esortando sia Mosca che Kiev a ordinare ai combattenti di rispettare il diritto internazionale.
19.40 – Zelensky: «Blinken arriverà a Kiev»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato l’incontro a sorpresa fissato per la giornata di domani a Kiev on il segretario di Stato americano Antony Blinken. Si tratta del primo membro del governo Usa a far visita al presidente ucraino dall’ inizio dell’invasione russa. L’annuncio avvenuto durante la conferenza stampa organizzata nella metropolitana di Kiev, ha confermato quanto anticipato circa dieci giorni fa lo stesso presidente Joe Biden sull’intenzione della Casa Bianca di inviare un alto funzionario nella capitale ucraina.
18.20 – Kiev: «Altri due generali russi uccisi»
Il ministero della Difesa ucraino ha annunciato di aver ucciso altri due generali russi dopo un attacco vicino alla città di Cherson. Secondo i conteggi delle font internazionali, sale così a 17 il totale dei generali russi morti sul campo di battaglia dallo scorso 24 febbraio. La fonte governativa ucraina ha fatto sapere anche di un terzo alto ufficiale di Mosca che sarebbe rimasto ferito in modo grave. Insieme a lui, i due generali uccisi sarebbero rimasti vittime di un attacco dell’esercito ucraino avvenuto nella giornata di ieri presso un posto di comando russo vicino a Cherson.
16.35 – Odessa sotto le bombe. A Mariupol gli attacchi aerei fermano i corridoi umanitari
Secondo quanto riferito dal capo di gabinetto della presidenza ucraina, Andriy Yermak, sarebbe di almeno cinque morti il bilancio dei bombardamenti russi ripresi nel Sud dell’Ucraina. Tra le vittime ci sarebbe anche un neonato di tre mesi insieme a 18 feriti gravi. Il Comando aereo meridionale di Kiev, citato da Ukrinform, ha spiegato che i razzi caduto nella regione di Odessa sono stati lanciati dal mar Caspio da bombardieri russi Tupolev Tu-95. «L’unico scopo dei raid missilistici russi su Odessa è il terrore», ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba dopo il raid russo su Odessa. «Nessun affare, nessun contatto, nessun progetto culturale».
Intanto a Mariupol i corridoi umanitari sembrano essersi bloccati a causa della ripresa dell’offensiva russa. Secondo quanto riferisce il consigliere della presidenza ucraina, Oleksiy Arestovych, citato da Ukrinform l’acciaieria Azovstal sarebbe di nuovo sotto attacco: «Il nemico sta cercando di sopprimere completamente la resistenza dei difensori di Mariupol nell’area di Azovstal». Kiev avrebbe quindi tentato di riaprire un corridoio umanitario nella città devastata dai bombardamenti ma gli attacchi aerei sull’area della fabbrica avrebbero impedito ogni mossa.
15.30 – Fonti ucraine: «Ripresi attacchi su Azovstal»
L’offensiva russa nel Sud dell’Ucraina è ricominciata con intensità, secondo gli allarmi partiti dalla zona di Odessa e da Mariupol diffusi da fonti ucraine. I bombardamenti sarebbero ripresi anche sull’acciaieria Azovstal, secondo quanto riferisce il consigliere della presidenza ucraina, Oleksiy Arestovych, citato da Ukrinform: «Il nemico sta cercando di sopprimere completamente la resistenza dei difensori di Mariupol nell’area di Azovstal».
13.30 – Di Maio: «La guerra è già mondiale dal punto di vista economico»
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è intervenuto al congresso di Art.1 a Roma, dove ha ribadito la ferma condanna verso l’invasione di Vladimir Putin: «Ingiustificata e ingiustificabile». Qui trovate una sintesi del suo intervento.
11.30 – Decine di piccoli centri del Donbass conquistati dai russi
Decine di piccoli centri del Donbass sarebbero stati conquistati dalle forze russe. Lo afferma Kiev, contraddicendo quanto affermato dall’intelligence britannica, secondo cui nelle ultime 24 ore i russi non avrebbero compiuto passi avanti in Ucraina. Olena Symonenko, consigliera dell’ufficio di presidenza ucraina, ha dichiarato che in 24 ore sono caduti in mano russa non meno di 42 piccoli centri solo nella regione di Donetsk.
10.30 – 2,9 milioni di ucraini in Polonia
Sono 2,9 milioni i rifugiati ucraini arrivati in Polonia dal 25 febbraio. I conti sono della guardia di frontiera diVarsavia. Le ultime tendenze dicono che il numero di persone che attraversano il confine con il Paese è diminuito significativamente nelle ultime settimane e il numero di persone che entrano in Ucraina è aumentato: ieri sono stati quasi 24 mila coloro che hanno varcato il confine verso Kiev mentre quelle che hanno compiuto il percorso inverso sono stati 17.700.
9.40 – La Russia: in Ucraina combattiamo contro la Nato
L’esercito russo non sta combattendo contro l’Ucraina ma contro la Nato, che non solo consegna armi e munizioni, ma fornisce informazioni preziose di intelligence. Lo ha detto Dmitrij Suslov, direttore del Centro di studi europei e internazionali di Mosca, uno dei pensatoi più vicini al Cremlino, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. «È la Nato che spara sulle truppe russe, attraverso le sue armi operate dagli ucraini», afferma il consigliere, che aggiunge: «Tutti in Russia sono convinti che stiamo combattendo una guerra contro l’Occidente».
8.20 – 208 bimbi morti in Ucraina
I bambini uccisi in Ucraina dall’inizio della guerra, quasi due mesi fa, sono 208: il numero, secondo la stima del procuratore generale di Kiev riportata da Ukrinform, è rimasto invariato negli ultimi due giorni, mentre ad aumentare è quello dei bambini feriti, 595, 387 più del dato precedente. Le zone in cui i bambini sono stati maggiormente colpiti sono quelle di Donetsk, Kiev, Kharkiv. Quanto agli edifici che ospitano scuole, sono circa 1.500 quelli danneggiati e un centinaio quelli distrutti. L’ultimo dato dell’Onu sulle vittime civili in Ucraina parla di 2.435 morti e 2.946 feriti.
7.16 – Guterres anche a Kiev
Dopo la visita a Mosca,
martedì 26 aprile, per un incontro con il presidente russo Vladimir
Putin, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres
sarà il 28 a Kiev per vedere il presidente ucraino Volodymyr
Zelensky. Lo ha annunciato il Palazzo di Vetro in una nota precisando
che Guterres “avrà un incontro di lavoro con il ministro degli
Esteri Dmytro Kuleba e sarà ricevuto dal presidente Volodymyr
Zelenskyy il 28”.
7.00 – Intelligence Uk: niente progressi sul campo per la Russia
Nel suo consueto resoconto sulla guerra in Ucraina l’intelligence britannica sostiene che le forze russe non hanno fatto progressi nell’ultimo giorno in nessuna delle maggiori offensive sul campo, mentre l’esercito ucraino continua a rintuzzarli e a respingerli. Anche le forze navali russe non hanno ancora preso le città ucraine definitivamente mentre a Mariupol la resistenza costringe Mosca a combattere ancora.
6.30 – 20 mila morti a Mariupol
Il primo ministro ucraino Denys Shmyhal sostiene che l’assalto a Mariupol è una delle più grandi catastrofi umanitarie di questo secolo. Secondo le forze ucraine 20 mila persone sono morte in città.