La provocazione di Petrocelli con la “Z” di Putin: «Buona festa della LiberaZione». Conte: «Espulso dal Movimento»

Il senatore, eletto nelle liste del M5s, si era già rifiutato di partecipare al discorso di Zelensky al Parlamento italiano

«Buona festa della LiberaZione». E poi il videoclip della canzone La festa della liberazione, brano cantato dall’ex Zen Circus Appino. È così che il senatore Vito Petrocelli, presidente della Commissione Esteri, ha deciso di celebrare il 25 aprile. Quella Z maiuscola è un riferimento al simbolo dell’invasione della Russia in Ucraina cominciata il 24 febbraio. Già il 22 marzo Petrocelli si era rifiutato di partecipare alla seduta congiunta di Camera e Senato per ascoltare l’intervento di Volodymyr Zelensky. Il 31 marzo si era poi rifiutato di votare il Decreto Ucraina, segnando la fine della sua permanenza nel Movimento Cinque Stelle. Il 5 aprile la decisione: Petrocelli è stato espulso dal Movimento 5 Stelle, anche se il 14 aprile il quotidiano la Repubblica spiegava che ancora non era stata fatta nessuna procedura formale. Ora la scelta di espellere il senatore è stata ribadita anche da Giuseppe Conte: «Stiamo completando la procedura di espulsione. Il suo ultimo tweet è semplicemente vergognoso. Il #25aprile è una ricorrenza seria. Certe provocazioni sono inqualificabili».


La lettera Z è dipinta sui mezzi militari delle forze di Putin, ed è arrivata anche su cartelloni e nei cieli russi, con la formazione acrobatica dei caccia militari di Mosca in vista della festa russa del 9 maggio. Nelle ultime ore le critiche su questo simbolo sono arrivate anche al Festival di Cannes.


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