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«Più appetibili, quindi più pericolose»: gli Usa vogliono mettere al bando le sigarette al mentolo

29 Aprile 2022 - 14:23 Redazione
Il governo americano sta per colpire un terzo del mercato del fumo, che riguarda soprattutto giovani e afroamericani

Sembra imminente il divieto di vendita delle sigarette al mentolo negli Stati Uniti. Lo ha annunciato giovedì la Food and Drug Administration (Fda). Una iniziativa attesa, considerate le evidenze emerse riguardo alla capacità di incentivare il fumo e quindi i danni che questo reca ai polmoni, specialmente nei nuovi fumatori. Il New York Times riporta in proposito i risultati di un sondaggio governativo, dove risulterebbe che «l’85% dei neri usa sigarette al mentolo, rispetto al 29% dei fumatori bianchi».

Giro di vite contro un terzo del mercato americano del fumo

Il mentolo, se utilizzato nelle sigarette, diventa un’arma doppiamente pericolosa. Questa sostanza chimica ricavata dalla menta e riproducibile in laboratorio, rende il fumo più “piacevole”, rendendo più facile per i giovani accendere la prima sigaretta. Un duro colpo per le multinazionali americane che le producono: questa tipologia di sigaretta costituisce un terzo del mercato, che in cifre si aggira attorno agli 80 miliardi di dollari. Per tutta risposta i produttori sembrano riesumare la vecchia «strategia del tabacco», utilizzata anche in altri tipi di negazionismo, come quello dei cambiamenti climatici o delle misure di contenimento della Pandemia.

Secondo Kingsley Wheaton, chief marketing officer della British American Tobacco, «le prove scientifiche non mostrano differenze nei rischi per la salute associati alle sigarette al mentolo rispetto alle sigarette non al mentolo, né supportano il fatto che le sigarette al mentolo influenzino negativamente l’inizio, la dipendenza o la cessazione […] di conseguenza, non crediamo che le pubblicazioni scientifiche supportino la regolamentazione delle sigarette al mentolo in modo diverso dalle sigarette senza mentolo».

Invece secondo i Cdc americani le evidenze ci sono eccome, specialmente ai danni della popolazione afroamericana. Al momento il discorso sembra diverso per le sigarette elettroniche al mentolo, che non dovrebbero subire alcun divieto di vendita. Ma i tempi saranno lunghi. La sola proposta sarà inserita nel Registro federale per il 4 maggio, mentre per l’entrata in vigore gli americani dovranno aspettare ancora un anno. Lungo questo periodo si prevedono battaglie legali intentate dai produttori di tabacco, e ulteriori ritardi.

Le evidenze sulla maggiore pericolosità delle sigarette al mentolo

Alla fine del documento dell’Agenzia del farmaco americana, troviamo un elenco di 305 pubblicazioni scientifiche. Che l’Fda ha analizzato prima di pubblicare il comunicato, usando dei metodi robusti. Riportiamo solo una parte del testo in cui viene esposto il metodo di revisione delle fonti:

L’FDA ha valutato la qualità individuale di ogni studio utilizzando lo strumento di revisione sistematica “QualSyst” (Ref.75). Per l’approccio basato sul peso dell’evidenza, la FDA ha adattato e utilizzato la NavigationGuide Systematic Review Methodology (NavGuide), un’analisi integrata del rischio di bias in stile Cochrane e un approccio basato sul peso dell’evidenza (Rif. 75). L’approccio NavGuide è stato scelto per il rigore dei suoi metodi di revisione sistematica (ad esempio, specificando domande di studio esplicite, conducendo una ricerca completa, valutando la qualità e la forza delle prove secondo criteri coerenti). L’approccio ha anche consentito di combinare i risultati dell’evidenza clinica e non clinica in un’unica conclusione sugli effetti del mentolo sugli esiti di interesse

Tra i paper troviamo anche ulteriori revisioni sistematiche, ovvero studi che analizzano diversi altri e analizzano i risultati più significativi. Scopriamo così altre problematiche interessanti legate al fumo: sulle differenze di genere tra fumatori; sulla relazione tra mentolo e giovani che iniziano a fumare; sulle differenze sociali e demografiche; sui tassi di fumo tra le persone in trattamento per le dipendenze; e diverse altre che riguardano direttamente o indirettamente la relazione col cancro.

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