Pfizer ha ammesso che il vaccino Covid non è sicuro? No! La differenza tra scienza e garanzie legali

Le formule di rito aziendali non sono evidenze scientifiche

Per adesso a lanciare lo “scoop” in Italia sono testate come Il Tempo e Affaritaliani, seguendo quanto scritto prima di loro dal sito VisioneTv. I titoli sembrano non lasciare spazio a dubbi: «Pfizer, la confessione sul vaccino anti-Covid: “Non siamo sicuri dell’efficacia”». Questa narrazione non ha tardato ad approdare anche nelle condivisioni su Facebook. La fonte è di dominio pubblico, ovvero un documento di BioNTech destinato all’agenzia americana SEC (Securities and Exchange Commission), che come spiegano le stesse testate è l’equivalente della Consob. Il problema è che si prendono alcune frasi del documento tralasciando le ragioni per cui è stato prodotto, così si perde per la strada il fatto che un conto sono gli studi scientifici, di cui deve tener conto l’FDA (equivalente dell’Aifa in Italia), altra cosa sono le garanzie legali.

Per chi ha fretta:

  • Un documento di BioNTech destinato alla “Consob americana” mette le mani avanti sulla futura approvazione del vaccino Covid.
  • Diverse testate decontestualizzano la relazione senza considerare che un conto sono le garanzie legali per gli investitori, un’altra le evidenze scientifiche.
  • Il vaccino Covid di Pfizer-BioNTech è stato già approvato da FDA e EMA, perché dagli studi risulta sicuro ed efficace.

Analisi

Le parti del documento BioNTech prese in considerazione, che sembrano dimostrare la mancanza di sufficienti evidenze su efficacia e sicurezza del vaccino Covid di Pfizer sono le seguenti:

Potremmo non essere in grado di dimostrare l’efficacia o la sicurezza sufficienti del nostro vaccino COVID-19 e/o delle formulazioni specifiche per la variante per ottenere l’approvazione normativa permanente negli Stati Uniti, nel Regno Unito, nell’Unione Europea o in altri paesi in cui è stato autorizzato per l’uso di emergenza o concessa l’approvazione all’immissione in commercio condizionata.

Il documento, risalente al 30 marzo 2022 era stato già mal interpretato dai No vax americani, per poi finire in alcuni siti italiani e nelle testate giornalistiche nostrane. Come accennato, il SEC non si occupa della sicurezza dei farmaci, bensì dei mercati, ovvero vigila contro le irregolarità e la concorrenza sleale tra aziende. Va da sé che chi scrive non sono degli scienziati, bensì figure aziendali che tengono conto di ogni possibile rischio economico, a prescindere dalle conferme attuali.

Uno dei post Facebook che condividono lo screenshot dell’articolo di VisioneTV.

Le formule di rito aziendali scambiate per evidenze scientifiche

Ricordiamo infatti che in quanto a sicurezza ed efficacia il vaccino Covid di Pfizer-BioNTech ha superato tre fasi di sperimentazione clinica, coinvolgendo decine di migliaia di persone, ed è stato distribuito in tutto il Mondo. Le agenzie del farmaco Fda ed Ema hanno vigilato sui potenziali rischi, come i rari casi di miocardite, riscontrando che i benefici superano di gran lunga i rischi, senza stabilire un accertato rapporto causale.

Un conto sono le garanzie che solo le agenzie regolatorie possono dare, un altro è quel che possono garantire le aziende agli investitori. Immaginate una casa farmaceutica che garantisse autonomamente efficacia e sicurezza dei propri farmaci scavalcando Ema e Fda. Forse in Paesi poco democratici e trasparenti questo potrebbe avvenire, in Occidente sarebbe invece uno scandalo. Allora sì che avremmo uno scoop. Riportiamo l’analisi su Il Foglio del professor Enrico Bucci:

Una formula di rito, che serve come avvertimento di una casa farmaceutica verso gli investitori, si trasforma nell’ennesimo complotto, se un’azienda garantisse ai suoi investitori l’approvazione da parte di Fda, questo sì che sarebbe preoccupante. […] Il messaggio è il seguente: cari investitori, per motivi diversi potremmo non essere in grado di soddisfare le richieste delle agenzie regolatorie, e non arrivare al prossimo passo. E la ragione è evidente: sono le agenzie regolatorie che devono vagliare per noi la sicurezza, non le aziende.

Conclusioni

Il Tempo e Affaritaliani esaltano le affermazioni riportate in un documento che non ha alcuna valenza scientifica e che non può smentire le evidenze emerse su sicurezza ed efficacia del vaccino Covid di Pfizer-BioNTech. Così delle formule di rito che le aziende devono rispettare nelle relazioni da presentare al SEC (o in Italia alla Consob), sono diventate l’ammissione che il vaccino non sarebbe sicuro. Abbiamo visto che così non è. Si tratta di una notizia prodotta attraverso la decontestualizzazione di un documento di pubblico dominio.

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