No! Pfizer non ha indicato l’Ivermectina come farmaco per assistenza domiciliare

Il documento citato dal direttore di ArezzoWeb non indica affatto l’efficacia dell’antiparassitario come cura anti-Covid

Torniamo dunque alla questione ivermectina. Può questo antiparassitario essere usato come cura domiciliare contro la Covid-19? A sostenerlo sono diversi post social, citando come fonte un documento desecretato di Pfizer , contrariamente a quanto spieghiamo noi (per es. qui, qui e qui) nel progetto Open Fact-checking. A un certo punto si va proprio sul personale, suggerendo che i principali autori della nostra rubrica siano pagati per disinformare. Vediamo più in dettaglio cosa riporta realmente la casa farmaceutica americana.

Per chi ha fretta:

  • La fonte dell’articolo è un documento di Pfizer, per tanto non può venire usato alla stregua di un report della Sanità americana.
  • In ogni caso, se si analizza con attenzione, scopriamo che il report non riconosce affatto l’Ivermectina come efficace farmaco domiciliare contro la Covid-19.
  • Leggendo la fonte a cui rimanda Pfizer, scopriamo che l’antiparassitario viene proprio sconsigliato al di fuori dei contesti sperimentali.

Analisi

I post risalgono al mese di marzo:

L’AFFAIRE IVERMECTINA. CHI CI HA GUADAGNATO?
Vi ricordate i dibattiti che hanno tenuto banco per mesi con i picchiatori del momento che servivano a screditare davanti all’opinione pubblica le coraggiose voci fuori dal coro, messe brutalmente alla gogna?
Ebbene, nei documenti della Pfizer, desecretati per ordine di un tribunale americano, è scritto che l’ivermectina è uno dei medicinali utilizzabili per la cura clinica del morbo.
La notizia è che quei picchiatori stanno facendo una grande carriera e nessuno li ha ancora relegati al posto che meritano. Ora sono indaffarati a gestire il loro gruzzolo o a continuare a picchiare su temi di geopolitica e di guerra.

Anche Arezzo Web pubblica un articolo dove si sostiene la teoria:

Oggi torniamo ad analizzare i primi documenti secretati rilasciati da Pfizer ad inizio mese a seguito dispositivo del giudice federale Mark Pittman della Corte distrettuale degli Stati Uniti per il distretto settentrionale del Texas, che in data 2 febbraio 2022, ha obbligato la Food & Drug Administration (FDA) a rendere pubblica tutta la documentazione predisposta da PFIZER in occasione della presentazione della richiesta di autorizzazione alla commercializzazione del farmaco/vaccino Comirnaty. Si tratta di un documento inserito tra la prima tranche di 10 mila pagine pubblicate e dal titolo “Clinical Overview” del 30 aprile 2021.

Invitando l’attento e scrupoloso lettore a leggere lo studio, possiamo senza dubbio velocemente raggiungere pag. 17) dove al punto 2.5.1.2.1.1. vengono evidenziate le terapie contro il Covid-19 a quel momento riconosciute. [A fine pagina troviamo effettivamente «ivermectin (anti-parasitic)», Nda]. Pfizer tiene a precisare che le terapie attualmente disponibili – alla data del 30 aprile 2021 – hanno diverse considerazioni beneficio-rischio a seconda dello stadio e manifestazioni della malattia. Oltre al remdesivir che si afferma che dovrebbe essere usato per malattie gravi o in terapia intensiva ospedaliera, farmaco già ampiamente utilizzato in ospedale sino all’inizio della pandemia ma poi autorizzati da AIFA soltanto dal 18 settembre 2020 (Remdesivir nella terapia dei pazienti Covid-19) c’è  l’ivermectina, elencata come terapia corrente nella documentazione di Pfizer.

Preme ricordare come i fact checker dei noialtri, con in testa David Puente e Juanna Pili di Open, hanno continuato a segnalare account e profili sui quali venivano condivisi post inerenti questo antiparassitario farmaco per animali. […] La vergognosa censura messa in atto dai media nazionali e dai social tramite fantomatici Fact Checker […] se da una parte chiamerebbe vendetta dall’altra mi spinge soltanto ad un compassionevole sentimento di commiserazione. Siamo di fronte a miserabili che per i trenta denari di Giuda venderebbero la loro anima e la salute dei cittadini.

Pfizer riconosce l’efficacia dell’ivermectina contro la Covid-19? Pare proprio il contrario

Premettiamo che la Casa farmaceutica non può stabilire per contro dell’Fda quali farmaci autorizzare – tanto più che ha poi messo in commercio le proprie pillole Covid -, occorre anche prestare attenzione alle note riportate nei documenti. La mancata attenzione in merito aveva già generato qualche problema, come un uso scorretto delle tabelle della Sanità britannica (un esempio qui). Nel punto del report di Pfizer a pag. 17 in cui appare l’ivermectina, si precisa che «la gestione clinica di COVID-19 include una varietà di terapie, che sono principalmente raccomandate per l’uso in un ambiente ospedaliero o di sperimentazione clinica» (il grassetto è nostro). Compare quindi la nota n°8:

Pfizer, Clinical Overview | Nell’elenco di farmaci a pagina 17 si precisa che alcuni possono essere autorizzati solo in un contesto sperimentale, inoltre appare una nota.

La nota rimanda alla pagina IDSA Guidelines on the Treatment and Managem. Da qui possiamo accedere a una tabella che contestualizza meglio l’ambito di utilizzo di ogni farmaco: Overview o COVID-19 Treatment Guidelines (Summary Table). Ecco cosa viene riportato a proposito dell’ivermectina:

Suggerire di non utilizzarlo al di fuori del contesto di una sperimentazione clinica.

Andiamo a vedere la sezione dedicata all’antiparassitario: Recommendations 27-28: Ivermectin:

Nei pazienti ospedalizzati con COVID-19, il pannello IDSA sconsiglia l’ivermectina al di fuori del contesto di una sperimentazione clinica. (Raccomandazione condizionale, certezza dell’evidenza molto bassa). Nelle persone deambulanti con COVID-19, il pannello IDSA sconsiglia l’ivermectina al di fuori del contesto di una sperimentazione clinica. (Raccomandazione condizionale, certezza dell’evidenza molto bassa). […] Conclusioni e necessità di ricerca per questa raccomandazione – Il pannello delle linee guida sconsiglia l’ivermectina per il trattamento di pazienti ospedalizzati con COVID-19, se non nel contesto di una sperimentazione clinica. Il pannello delle linee guida sconsiglia l’ivermectina per il trattamento di pazienti ambulatoriali con COVID-19, se non nel contesto di una sperimentazione clinica. Sono necessari studi clinici ben progettati, adeguatamente alimentati e ben eseguiti per prendere decisioni sul trattamento del COVID-19 con ivermectina.

Leggendo la nota n°8 scopriamo che l’ivermectina non è riconosciuta come farmaco efficace contro la Covid-19 e si raccomanda l’uso solo in un contesto sperimentale.

Conclusioni

Le singole Case farmaceutiche non possono sostituire le Agenzie sanitarie come l’americana Fda nel valutare l’efficacia dei farmaci. Ad ogni modo abbiamo visto che Pfizer non riconosce l’efficacia dell’ivermectina e il suo uso veniva raccomandato solo in ambito sperimentale. Sostenere che Pfizer indichi l’ivermectina come farmaco per l’assistenza domiciliare è del tutto fuorviante e privo di fondamento.

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