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Ivan Vavassori cambia idea sul fronte ucraino: «Sono stufo, è ora di tornare a casa»

02 Maggio 2022 - 05:07 Redazione
ivan luca vavassori ucraina foreign fighter
ivan luca vavassori ucraina foreign fighter
Su Instagram un nuovo post sembra annunciare la volontà di lasciare la guerra: «Torno dove sono felice e torno per riprendermi tutto quello che è mio»

Ivan Luca Vavassori ha cambiato idea. Ieri pomeriggio il fighter italiano ed ex portiere di serie C aveva pubblicato un post su Instagram in cui annunciava di voler tornare a combattere con l’esercito ucraino nella guerra contro la Russia. Poche ore dopo ha invece annunciato sempre sul social network di voler tornare a casa il prima possibile. «Sono stufo, per me è abbastanza così – scrive Ivan ancora una volta in spagnolo – È ora di tornare a casa, non ho più la testa per andare avanti. Ho fatto del mio meglio per aiutare. Ho messo tempo e vita a disposizione del popolo ucraino, ma è ora di riprendermi la mia vita. Torno dove sono felice e torno per riprendermi tutto quello che è mio. Le cose sono cambiate molto da quando me ne sono andato, ma sono sicuro che con l’aiuto di Dio raggiungerò i miei obiettivi. E lei è al primo posto in questi».

Di Vavassori si era cominciato a parlare il 25 aprile scorso, quando sui social era stato lanciato l’allarme per l’ex portiere in serie C di Pro Patria, Legnano e Bra, con il sospetto che fosse rimasto vittima di un attacco subito dalla sua unità a Mariupol. Il giorno dopo il padre adottivo Pietro aveva spiegato ai media italiani che il figlio era vivo ma ricoverato con una forte febbre in ospedale in Ucraina. Una circostanza confermata dal 29enne che aveva anche parlato di una ferita da guarire. Poi, ieri, il post in cui annunciava di voler tornare al fronte : «Nella mia vita ho lasciato molte cose a metà, ora è il momento di andare fino in fondo a qualcosa. A molti la mia scelta non piacerà, ma è la cosa migliore per me». Vavassori combatte nella Legione di Difesa Internazionale dell’Ucraina da marzo. La procura di Milano ha intanto aperto un’inchiesta sulla vicenda.

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